Serata speciale per Di Natale, che ospite di Udinese Tonight, risponde alla domande dei ragazzi e dei presenti in studio. Totò inizia subito parlando del suo stato di forma, se dopo un campionato straordinario come quello dell'anno scorso e un Europeo giocato fino alla fine, si immaginava di essere ancora cosi in splendida condizione. Ecco le parole di Di Natale trascritte da Tuttoudinese.it: "Sono  tre anni che facciamo bene, però tre anni che partiamo sempre male all'inizio. Però Guidolin, il suo staff e la società hanno fatto un grande lavoro e ora ci troviamo li a lottare. Siamo una grande e ci siamo ripresi grazie ai giovani che sono stati lanciati e cha la società è stata brava a trovare insieme a qualche 'vecchietto' che ci ha messo l'esperienza. Ora pensiamo all'Inter, che sarà decisiva per raggiungere il nostro obiettivo".

Questo schema adottato da Guidolin, ti sta agevolando? "Non credo molto agli schemi, ma alla condizione fisica. Se stiamo bene riusciamo a giocare meglio, senza pensieri. Stare bene fisicamente conta tantissimo. Noi siamo freschi fisicamente e lo vediamo. Ora dobbiamo arrivare in fondo".

L'apporto di Muriel alla squadra? "E' un grande giocatore. E' straordinario, è giovane. Ha una media realizzativa straordinaria. Io gli avevo detto che avrebbe fatto anche più gol, ma il girone di andata non ha mai giocato. Fossi in Pozzo lo lascerei a Udine anche il prossimo anno, che se continua cosi arriverà a fare 30 gol".

Pensi di recuperare per la gara di domenica? "Mi fanno male le gambe. Mi sento bene, ma devo ancora lavorare. Decideremo tutto sabato sera, se domenica sarò in campo. Io voglio esserci per dare una mano e festeggiare con i miei compagni. Spero di recuperarre".

Momento più difficile da quando sei a  Udine? "Sicuramente 4-5 anni fa quando dovevamo salvarci nelle ultime giornate. Fu il periodo più brutto, ma lo fu per tutta la squadra. Ma in generale sono 9 anni che sono qui e mi trovo benissimo. La città è stupenda, i tifosi sono meravigliosi. Sto benissimo a Udine e in questi anni sono stato sempre bene, perchè ho sempre sentito l'appoggio e l'amore dei tifosi".

Il giorno più bello a Udine? "Il primo giorno, quando sono arrivato. C'erano tante squadre che mi volevano e feci la promessa al Presidente di venire a Udine. Con me una parola vale più di un contratto firmato e mi sono presentato a Udine per iniziare questa avventura".

Se chiama Prandelli, rispondi? "Ho un bel rapporto con il Mister e ho avuto il piacere di fare un grande europe. Ora devo pensare solo all'ultima partita e poi di pensare a me e alla mia famiglia. Mi fanno piacere le parole di Prandelli, ma valuteremo più avanti. Vedremo anche con il Presidente se rispondere ad un eventuale chiamata".

Ti manca Napoli? "Certo, sono orgoglioso di essere napoletano e mi manca la mia città. Però ormai sto bene a Udine".

Pensavi di arrivare a questo livello? "Quando sono arrivato no, perchè c'erano molti campioni. Ho lavorato molto e alla fine sono riuscito a raggiungere grandi traguardi. Il tant lavoro è stato ripagato".

Quale è stato l'avversario più forte che hai incontrato? "Cordoba è stato il difensore più duro che ho affrontato. Era veloce e mi stava sempre dietro, non riuscivo a superarlo. Era molto veloce".

A chi ti sei ispirato? "Mi sono ispirato a Baggio, Del Piero, Toti, tutti grandi campioni".

Ci sono ancora le bandiere nel calcio? "Non ci sono più le bandiere. E' rimasto Totti, c'era Maldini e anche Del Piero, anche se non mi è piaciuto come la Juventus lo ha gestito. Per quanto mi riguarda, questa maglia la sento mia. Con tante gioie, sacrifici e tanti gol, ormai la maglia bianconera è come la mia seconda pelle".

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 15 maggio 2013 alle 22:20
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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