Vincere il Diavolo rossonero per battere e superare i propri limiti interiori. Così si può presentare la sfida contro il Milan. La gestione di Stramaccioni sta attraversando un momento particolarmente critico e difficile, sia dal punto di vista dei risultati che del gioco. Al di là del problema evidente dal punto di vista tattico, con la squadra che fatica maledettamente a dettare il gioco e ad impostare la manovra, c’è da sottolineare la sindrome che accompagna l’Udinese: talvolta i friulani danno il meglio disputando ottime prove ma spesso succede che partite alla portata regalino dispiaceri ai bianconeri. E frequentemente questi alti e bassi avvengono nel corso della stessa gara. Le ultime partite sembrano aver minato le sicurezze del gruppo: quando l’avversario di giornata spinge sull’acceleratore i friulani danno l’idea di sciogliersi troppo presto e facilmente. Serve assolutamente una prova di forza contro una squadra in forma o blasonata. Il Milan sotto questo aspetto arriva nel momento giusto per potersi risollevare e per poter ritrovare la consapevolezza nei propri mezzi. I rossoneri non sono in un momento di forma particolarmente brillante, come dimostrato dalla prestazione balbettante del derby.

Quindi è un avversario alla portata, non insuperabile. Servirà comunque una prova di carattere, con tanta generosità, grinta e convinzione perché altrimenti sarà difficilissimo sperare anche solo nel pareggio. Ed un'altra sconfitta aggiungerebbe alla confusione ed allo scoramento solo altra incertezza. In fondo non si può sperare di superare le proprie insicurezze, i propri dubbi senza cambiare qualcosa dentro di sé. Tutta la squadra deve riflettere sui propri limiti e cercare di far scattare un meccanismo che permetta l’inversione di rotta. La classifica certamente non preoccupa più di tanto ma l’attuale sestultimo posto, in forte calo, non può essere accettato serenamente dall’ambiente friulano. Ribellarsi a questo piazzamento e lottare per superare i dubbi collettivi è il primo trampolino per diventare grandi. Speriamo che non sia troppo tardi.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 22 aprile 2015 alle 08:00
Autore: Federico Mariani
vedi letture
Print