Udinese-Roma vietata ai residenti laziali, ma il presidente di Federtifosi commenta: "Vietare la trasferta di Udine un grave errore"

Negli scorsi giorni il prefetto di Udine ha comunicato che in occasione di Udinese-Roma, gara in programma domenica 26 gennaio, i tifosi residenti in Lazio non avranno la possibilità di acquistare i biglietti. Questa decisione, però, ha suscitato delle polemiche, tanto che il presidente dell'associazione nazionale dei tifosi organizzati Francesco Lotito è contrario e farà appello al Tar. Di seguito le sue parole, alla quale si sono aggiunte quelle di Giuseppe Marcon, presidente dell'Associazione Udinese Club.

Le dichiarazioni di F. Lotito: "Il calcio non può stare in mano solo alle forze dell'ordine. Vietare la trasferta a Udine è un grave errore. Soprattutto perché tra le due tifoserie non ci sono mai stati problemi, anzi c'è simpatia, armonia e amicizia. Udinese - Roma non può proprio essere considerata una partita a rischio. La decisione del prefetto di Udine è immotivata. Si è usato un metro di misura sbagliato dando una punizione alla tifoseria romana, in generale, per i presunti incidenti accaduti prima del derby Roma - Lazio. Che poi, di fatto, non è accaduto nulla allo stadio. Io c'ero. Un conto è preoccuparsi di partite fortemente a rischio e solitamente si sa quali sono, altra cosa è vietare la trasferte di Udine per i tifosi giallorossi, senza adeguate motivazioni. Ci rivolgeremo al Tar per far valutare il provvedimento come è stato fatto, per la partita Monza - Fiorentina di lunedì 13 gennaio. In quel caso il tribunale ha deciso di sospendere la decisione del prefetto di Monza".

E le parole di Marcon: "Siamo molto dispiaciuti che sia stata vietata la trasferta ai tifosi giallorossi con cui ci lega un rapporto di stima e di amicizia. Non c'era nulla che potesse complicare la partecipazione dei tifosi allo stadio Friuli. Sicuramente è un peccato non poter organizzare nulla delle varie attività collaterali che sempre proponiamo, post partita, per rinsaldare i rapporti"