Dalle pagine di Tuttosport un interessante retroscena di mercato che coinvolge l'allora DG della Juventus Luciano Moggi e Francesco Guidolin. Il tecnico veneto trovò l'accordo per allenare la Juventus, prima che l'intervento di Umberto Agnelli convinse Fabio Capello a sedere sulla panchina dei bianconeri. Ecco quanto pubblicato dal quotidiano torinese.

TORINO. Quando Fabio Capello soffiò la panchina della Juventus a Francesco Guidolin proprio in dirittura. Era la primavera del 2004 e i bianconeri stavano decidendo il nome del nuovo allenatore per sostituire Marcello Lippi, che qualche giorno dopo sarebbe passato alla guida della Nazionale. Era il secondo e vittorioso ciclo di Lippi in bianconero. Tre i nomi in corsa per la panchina juventina: Didier Deschamps (favoritissimo, sembrava praticamente fatta con l’allora condottiero del Monaco), Francesco Guidolin (splendido protagonista con il Bologna del bel gioco e dei risultati importanti) e Fabio Capello. Nessuno pensava a Don Fabio anche perché l’ex romanista sino a quel periodo sparava bordate micidiali contro il club bianconero. Chi l’avrebbe mai detto?
L’INCONTRO Guidolin piaceva molto a Luciano Moggi. Piaceva il suo Bologna, il modo in cui faceva giocare la sua squadra. Era un tecnico emergente che intrigava parecchio. Più passava il tempo e più aumentavano le sue quotazioni. Poi spuntò la candidatura Deschamps ma, forse, era solo un depistaggio per piazzare il colpo a sorpresa. E infatti all’improvviso fu annunciato il nome di Fabio Capello. Un contratto importante, alla faccia delle ruggini passate tra il tecnico e Moggi, Giraudo, Bettega e della Juventus in particolare.
E POI... Guidolin, poi, passò al Palermo di Zamparini e anche qui cominciò un ciclo fatto di risultati e bel gioco, portando la formazione siciliana molto in alto. Erano tempi in cui i tifosi rosanero vedevano solo rosa e niente nero. Anche grazie a questo allenatore . Soprattutto grazie a lui.
CAPOLAVORO Ma il tecnico, grande appassionato di ciclismo, sport che nel tempo libero pratica con estrema costanza, il suo capolavoro lo ha fatto con l’Udinese portandola per ben due volte ai preliminari di Champions. E qui c’è il rammarico: non essere mai entrato nel tabellone principale essendo sempre stato eliminato. L’ultima volta, contro il Braga, si poteva fare di più anche se il tecnico non è mai riuscito ad entrare tra le big perché, stagione dopo stagione, gli sono stati venduti tutti i giocatori più bravi. Un nome su tutti: Sanchez, che ora gioca nel Barcellona e che ha portato nelle casse friulane più di 40 milioni.

Sezione: Notizie / Data: Dom 01 dicembre 2013 alle 13:15
Autore: Davide Alello
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