Ma alla fine, il gol di Rami contro l’Udinese c’era o non c’era? Probabilmente questo è un dubbio che ci porteremo con noi per sempre…

Il refrain si ripete: il resto del mondo avanza, mentre l’Italia rimane nel Paleolitico. E’ notizia di giovedì che anche in Germania dall’anno prossimo, verrà utilizzata la tecnologia nel calcio: i club della Bundesliga hanno votato in massa l’introduzione dell’Occhio di Falco, già usato da qualche anno in altri sport quali tennis e cricket. Fino a qualche mese fa il fronte dei “no” (15 su 18) aveva votato contro, ma la figuraccia mondiale sul gol-fantasma non convalidato a Hummels nella finale di Coppa di Germania che fa il paio con quello invece assegnato a Kiessling (Bayer Leverkusen) nonostante il pallone fosse palesemente fuori dalla porta, ha fatto ricredere anche gli scettici. E questa volta è stato un trionfo per il “sì”: 15 voti contro 3. E via così…La Germania, stranamente, arriva seconda, anzi terza se consideriamo che già ai Mondiali e in Premier League si era fatto uso della goal-line technology. L’ultimo esempio di come questo tipo di espediente funzioni, senza possibilità di replica, è stato lo scorso 8 novembre in occasione di Liverpool-Chelsea: cinque minuti dopo il gol di Emre Can, i Blues pareggiano grazie a una palla deviata in rete da Cahill. Le immagini non sono chiare, ma è proprio a questo che serve la tecnologia: bastano tre secondi e l’incrocio delle telecamere puntate verso la porta dimostra che la palla ha effettivamente passato la linea. Nessuna protesta, nessun “gol contestato”: non si può contestare l’evidenza. Allora, ricapitoliamo: Inghilterra ok, Germania ok, manca la Spagna? Aspettate: appena qualche giorno fa il Real Madrid ha stretto un accordo (ovviamente multimilionario) con Microsoft: la squadra di Ancelotti utilizzerà vari supporti tecnologici, tra cui il “Surface Pro 3”, per avvicinare sempre più i tifosi alla squadra e, nel contempo, la tecnologia al calcio. In molti vedono in questa partnership il primo passo di un’apertura della Liga agli aiuti anche a livello di campionato. 

Il quadro è abbastanza completo, ma all’appello, al solito manca l’Italia. Adriano Galliani, dopo l’ennesimo “gol / non-gol” che tocca da vicino il suo Milan (indelebile l’onta della rete di Muntari contro la Juventus di un paio di anni fa, ndr), ha deciso di farsi portavoce del progetto-tecnologia. La missiva a Carlo Tavecchio è partita, e fortunatamente è anche arrivata a destinazione, vista la risposta del presidente Figc: “È del 9 ottobre la disponibilità manifestata alla Fifa per l'uso della Goal line technology e per l'eventuale sperimentazione di strumenti che indichino con certezza e immediatezza il posizionamento del pallone in eventi fallosi al limite dell'area. Aspettiamo le decisioni dell'Ifab".

Tav rimane sul vago, ma c’è già chi ha pensato a spegnere le velleità del calcio italiano: “Tecnologia in campo? Soldi sprecati…”. Parola di Marcello Nicchi, presidente dell’AIA, il quale ovviamente difende a spada tratta l’operato degli arbitri addizionali. “Spendere 250mila euro per stadio sarebbe uno spreco”.

“In Germania ne spenderanno 150mila”,rispondiamo noi. Dunque se da una parte il presente, non il futuro, spinge per adeguarsi al resto del mondo, c’è e ci sarà sempre un fronte del “no”, conservatore e cieco ai progressi. Ma va bene così: troppo brutto sedersi allo stadio, oppure sul divano di casa, e godersi una partita di pallone, senza insulti, proteste e qualunquismi, e pronunciare un fantozziano “That win the best”. Al popolo italico va bene il “moviolone”, il parere soggettivo, l’insulto post partita. “Sì, ma quanto tempo ci vuole per verificare se è gol oppure no”. Tre-cinque secondi al massimo. E invece quanti minuti portano via le proteste dei giocatori e le corse dell’arbitro addizionale dai suoi assistenti?. 

GoalRef, basato sul principio dell’induzione elettromagnetica, già usato durante il Mondiale per club 2012: le anomalie prodotte vengono tradotte in segnale radio e indirizzate al braccialetto al polso dell’arbitro. Hawk-Eye(occhio di Falco): utilizzando da 4 a 16 telecamere dall’alto, determina la posizione della palla nello spazio 3D. Goal Control-4D: sfrutta 14 telecamere, 7 per porta, in grado di scattare 500 foto al secondo. Se succede qualcosa l’arbitro riceve una vibrazione. La Fifa ha dato il via libera a queste tre soluzioni: se anche l’Italia le volesse solo prendere in considerazione, mettendole ai voti, allora forse anche noi potremmo tornare a parlare di calcio senza sentirci troppo vecchi.

Sezione: Notizie / Data: Ven 05 dicembre 2014 alle 12:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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