Continuano ad arrivare premi e riconoscimenti per l'intramontabile capitano dell'Udinese Totò Di Natale. Quella che doveva essere il suo ultimo anno da giocatore si è rivelato invece un anno pieno di record e successi che lo hanno spinto a rimandare ancora per un po' la decisone di appendere le scarpe al chiodo. Di Natale ha parlato anche in occasione della consegna della Zebretta d’Oro, premio fatto con i club e il Messaggero Veneto. “Il 2014 per me è stato un anno difficile sotto il profilo personale per la scomparsa di mio padre, ma ho sempre sentito da parte dei tifosi un forte affetto. Io cerco di ripagarli in campo, ma anche negli allenamenti di tutti i giorni con l’impegno e la professionalità. Loro fanno tanti sacrifici per seguirci e noi possiamo solo ripagarli dando il massimo. Quando scendo in campo lo faccio anche pensando che un gol, una vittoria rendono felici i nostri tifosi e regalano un momento di gioia, che può aiutare almeno per novanta minuti a dimenticare i problemi della quotidianità. Il premio?  Perché mi vogliono bene! Il mio erede? Recentemente ho detto che spero sia un friulano il mio erede. Penso che ci sono tanti giovani bravi che possono ambire a vestire la maglia dell’Udinese. Certamente i tempi sono cambiati, è sempre più difficile che un calciatore si leghi per lungo tempo a una squadra. Per rispondere in maniera più precisa alla domanda, visto il calore che ha suscitato l’esordio di Scuffet in prima squadra nella passata stagione, penso che lui potrà essere il beniamino del futuro, glielo auguro di cuore. Per il ritiro? Alla mia età si ragiona anno per anno. Finiamo questo campionato, poi vedremo, insieme decideremo cosa fare.

Fino a quando avrò la forza e gli stimoli andrò avanti. Mi affascina l’idea di giocare nel nuovo stadio, penso di meritarmelo, ma ne riparliamo a fine stagione. Professionalmente sogno di raggiungere Baggio a 205 gol. Personalmente invece l’unico sogno che un genitore può avere è di vedere i propri figli un giorno realizzare i loro di sogni e di essere sempre in saluti. Ai tifosi un augurio di fine anno: “A chi vive un momento di difficoltà auguro di superarlo in fretta, a chi invece sta già bene auguro di mantenere la serenità e la felicità il più a lungo possibile. Personalmente mi auguro di stare bene con me stesso e con i miei cari, il resto viene di conseguenza. Il traguardo più bello? “I 200 gol sono un traguardo importante e averlo raggiunto con la maglia dell’Udinese lo ha reso ancora più speciale. É stata una emozione forte. Posso dire che la mia storia insegna che con la forza di volontà si può raggiungere qualsiasi meta. Non bisogna abbattersi davanti alle difficoltà, bisogna avere fiducia e credere sempre in se stessi. Certo, poi ci vuole un po’ di fortuna però come si dice… la fortuna aiuta gli audaci. La coppa Italia? Certo, la Coppa per noi sarebbe un trofeo straordinario. Mi piacerebbe poi regalare di nuovo l’Europa a questa piazza”

Sezione: Notizie / Data: Mer 31 dicembre 2014 alle 12:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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