La vittoria dell’Udinese contro l’Atalanta porta una firma netta, inconfondibile: quella di Nicolò Zaniolo. Un bolide di prima intenzione, sotto la traversa, su assist di Kamara, che ha deciso il match e confermato lo straordinario momento del numero 10 friulano. Terzo gol nelle ultime quattro partite di campionato, a cui va aggiunta la rete in Coppa Italia contro il Palermo: il talento ex Roma sta tornando a fare la differenza, come non accadeva da tempo.

Arrivato in estate tra lo scetticismo generale, Zaniolo si è presentato a Udine con umiltà, fame e disponibilità. Ha accettato le regole di Runjaic, si è messo al servizio della squadra e dei compagni, ha lavorato in silenzio. Oggi è il perno offensivo di un’Udinese in piena crescita, l’uomo che accende la luce tra le linee, capace di unire forza, tecnica e personalità come pochi altri nel panorama italiano.

A Udine, Zaniolo ha trovato ciò che altrove non aveva mai avuto: serenità, fiducia, affetto. Qui non è un personaggio da copertina, ma un giocatore che si è rimesso in discussione. L’ambiente friulano, da sempre ideale per chi vuole rinascere, gli ha restituito equilibrio e centralità. Gino Pozzo lo ha voluto fortemente, scommettendo su di lui quando in Italia in pochi ci credevano ancora. E, come spesso accaduto nella storia recente dell’Udinese, sembra aver vinto un’altra delle sue scommesse.

Perché il talento di Zaniolo non è mai stato in discussione: era la testa, forse, a dover ritrovare la rotta giusta. E Udine, terra di grandi numeri 10 – Zico, Di Natale, De Paul, Deulofeu – è diventata il luogo perfetto per la sua rinascita. Qui, tra il calore misurato del pubblico friulano e la competenza di una società che sa aspettare, Nicolò sta sbocciando di nuovo.

La partita contro l’Atalanta è stata la conferma di un percorso ormai tracciato: Zaniolo non è più solo un talento, ma un giocatore completo, maturo, consapevole. Determinante nella finalizzazione, leader nella costruzione. Non a caso, il ct Gattuso avrà sicuramente preso appunti durante il match del Bluenergy: un giocatore così, per tecnica e fisicità, può tornare presto utile anche alla Nazionale.

Oggi Udine si gode il suo nuovo 10, e Zaniolo si gode finalmente il suo calcio. Quello fatto di libertà, fiducia e voglia di dimostrare. La sensazione è che questa volta, davvero, la rinascita sia iniziata per restare.

Sezione: Focus / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 08:51
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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