La scelta di affidare ad Alberto Martelossi il ruolo di assistente del neo-coach Boniciolli e il ruolo di direttore tecnico dell'area sportiva conferma appieno quello che sembra il leitmotiv dei bianconeri in questo periodo (re-start) e riporta una qual certa armonia nelle "cose" dell'Apu Old Wild West. Solo l'anno scorso, dopo una cocente eliminazione ai playoff per mano di Biella, veniva ratificato il suo addio, magari precoce pensando che al tecnico friulano non era stata concessa l'opportunità di proseguire un cammino che era solo parziale. Martelossi, lo ricordiamo, sostituì Cavina a metà stagione, ritrovandosi in mano, di conseguenza, una squadra che non aveva incominciato il cammino con lui ma che, precocemente, lo avrebbe soltanto concluso.

Un anno e un mese dopo il richiamo in bianconero. Martelossi di nuovo nello staff Apu con un ruolo per lui diverso, inedito. Il suo arrivo, caldeggiato da Pedone e da Boniciolli, restituisce alla società una figura competente, pronta ad accogliere questa nuova sfida, rappresentata da questo doppio ruolo di vice coach e di direttore tecnico, con vigore e motivazione, se non altro perché l'eredità lasciata da Davide Micalich è di quelle che impegnano chi la raccoglie. In tal senso il rapporto tra "Martello" e Boniciolli sarà la possibile chiave di volta della prossima stagione, con due uomini di campo di notevole esperienza che dovranno prendere in mano le redini tecniche della squadra. Il tutto al netto dei mille, duemila dubbi che il futuro nasconde, tra una ripartenza da pianificare, spifferi di A1 e il mercato da pianificare. Insomma, di carne al fuoco ce n'è. Affidarsi a due cuochi esperti, in questo momento, pare mossa saggia e prudente.

L'aspetto della "friulanità", in questa scelta, rimane sempre sullo sfondo, con un nuovo direttore tecnico friulano come lo era Micalich e un coach che qui a Udine ha mosso i suoi primi passi. Con Martelossi si è voluto chiudere un altro cerchio, cogliendo l'occasione di ripartire da quei playoff complicati del 2019 e riportando in città un professionista "di qui". Le prime sfide? Costruire un roster competitivo e ripartire dopo l'addio di Micalich. Sfide difficili? Sì. No. Solo il tempo potrà dirlo. Possiamo quantomeno dire che l'Apu ha voluto affidarsi a profili già conosciuti e, in un certo senso, certificati. Tutto buono, tutto giusto. Ora manca la materia prima, la squadra, tra cessioni già certe e conferme in attesa. Tutte questioni già sul banco dell'inedita coppia Martelossi-Boniciolli, pronta a essere completamente operativa.

Sezione: Focus / Data: Mar 16 giugno 2020 alle 18:00
Autore: Francesco Paissan
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