Finisce 2-0 il primo tempo tra Parma e Udinese, con Cornelius e Kucka che puniscono una squadra friulana ancora una volta mentalmente un po' persa.

1. Approccio nuovamente errato. A dimostrazione di come dopo le due vittorie contro Spezia e Verona non bisognasse esaltarsi, ora contro Roma e Parma l'Udinese torna sulla terra. Bastano pochi secondi ai ducali per sbloccarla, con le zebrette sbadate come contro i giallorossi. Le qualità ci sono, la mentalità sembra ancora tutta da costruire;

2. Zeegelaar e Walace non pervenuti. La catena di sinistra non funziona, c'è poco da fare. L'esterno prova anche a muoversi, ma la mezzala non aiuta, restando statica e attaccata ad Arslan. Se offensivamente non punge dietro non è molto meglio, bastano pochi tocchi al Parma per crearsi lo spazio;

3. De Paul inghiottito. Il diez viene preso nella morsa, non vedendo praticamente mai palloni utili per accendere la luce come sa fare. Si muove, cerca il giusto piazzamento, ma manca il ritmo per accenderlo;

4. Becao ingenuo. Si fa prendere dalla foga l'ex Bahia e allunga il piede contro un Mihaila che ha un altro passo e inevitabilmente lo abbatte. Lì di solito si cerca di temporeggiare, altrimenti il rigore è scontato. Ulteriore sintomo di come i bianconeri siano mancati sotto l'aspetto mentale oggi;

5. Tanti cross, tutti errati. Crossare così serve a poco, Llorente potrà essere anche un gigante, ma serve un minimo di precisione sui traversoni, altrimenti è tutto inutile e infatti le zebrette chiudono di nuovo il primo tempo con zero tiri nello specchio della porta.

Sezione: Focus / Data: Dom 21 febbraio 2021 alle 13:15
Autore: Davide Marchiol
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