Beppe Iachini torna a parlare dopo l’inaspettato esonero. Lo fa ai microfoni di Tuttomercatoweb.com e non le manda a dire: “Dispiace per l'esonero, perché mi ero trovato bene con tutti. Con il gruppo si era creato un bel rapporto, mi dispiace anche perché stavamo lavorando da tre-quattro settimane su un nuovo modulo che andava perfezionato. Avevamo vinto con l'Empoli e il Milan, ma nell'ultimo mese ci sono mancati giocatori importanti che per caratteristiche erano molto utili alla squadra. Ma attenzione, non sto dicendo che quelli che hanno giocato non erano all'altezza, ma perché ovviamente essendo giovani e dovendosi abituare a determinati concetti magari gli serviva un po' di tempo. Abbiamo perso qualche punto, contro la Lazio non abbiamo fatto una bella partita. Ma andando a perfezionare determinate cose e lavorando con tranquillità avremmo potuto fare un buon campionato".

Iachini parla del suo addio e di come si è lasciato con la società: "Dico la verità: con la squadra, con lo staff, c'è stato un ottimo rapporto. Le parole di Danilo e Zapata nei miei confronti mi hanno fatto piacere, il percorso di lavoro era ben impostato. Ma a volte i risultati possono condizionare tanto. Stavamo portando i nuovi concetti da qualche settimana. In ritiro eravamo partiti con l'idea di giocare con il 3-5-2, poi abbiamo cambiato modulo perché sono arrivati giocatori nuovi. Serviva un po' di tempo".

L’ex tecnico dell’Udinese sorride quando gli viene riportata la battuta di Di Natale, secondo il quale, di questo passo, gli allenatori preferiranno Zamparini ai Pozzo: “Nel calcio nessuno ha la bacchetta magica, ci vogliono lavoro e pazienza. A volte i giocatori ti arrivano all'ultimo giorno di mercato, ci vuole tempo per lavorare e dare un'identità alla squadra. Noi, ovunque siamo stati, quando ci sono stati i presupposti abbiamo ottenuto i risultati richiesti. Ma non parlo solo di me e del mio staff, in generale è un discorso che faccio per tutti i colleghi: bisogna avere tempo. Ora continuo ad aggiornarmi. Ero convinto di poter fare bene con il gruppo a mia disposizione, adesso andrò in giro a vedere un po' di colleghi, in Italia e in Europa più generale".

Qualche commento anche sulla Serie A: "Sta facendo bene il Chievo, ma non mi sta impressionando perché semplicemente sta dando continuità ad un lavoro intrapreso qualche anno fa. Maran è lì da tre anni, sta lavorando molto bene. Belotti? Ha giocato con me in Serie B al Palermo, l'anno dopo ha fatto bene e poi è stato venduto per ragioni di cassa: era un'operazione da fare a livello economico, doveva arrivare un altro attaccante ed è stato preso Gilardino. La cosa è finita lì. Con me ha giocato in serie B e in serie A facendo bene. Quando fai una promozione con un ragazzo che ti fa dieci gol hai poco da dire...".

Infine, Iachini parla anche del cammino della nuova Italia di Ventura: “Ecco, anche Ventura non ha la bacchetta magica. Mica può trovare la chiave giusta in così poco tempo. Serve pazienza, va fatto lavorare. Parliamo di un tecnico molto preparato. Si sta portando avanti un percorso con tanti giovani. Belotti, Immobile, Pellè, Eder e Gabbiadini sono tutti attaccanti forti. L'Italia è in buone mani".
 

Sezione: Focus / Data: Sab 15 ottobre 2016 alle 09:00
Autore: Federico Mariani
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