La Gesteco Ueb Cividale è in finale dei play-off promozione in serie A2 da domenica e ora sa che vi affronterà la Ristopro Janus Fabriano. I marchigiani (Marulli 22 punti, Radonjjic 18+10 rimbalzi, Merletto 15), coronando in casa una rimonta dallo 0-2 dopo le prima due gare interne, ha vinto infatti a domicilio per 68-62 (11-18, 27-37, 44-51) San Vendemiano (Durante 19 e Tassinari 10) nella bella della semifinale del tabellone 3 di B. La finale, sempre al meglio di cinque partite, comincerà domenica 13 giugno e martedì 15 con le prime due sfide a Cerreto D'Esi (Ancona). Il palaPerusini, che ha aiutato l'United eagles basketball del presidente Davide Micalich a entrare nella storia della pallacanestro ducale che non ha mai volato così in alto, vedrà giocarvi di sicuro gara3 venerdì 18 giugno e l'eventuale gara4 domenica 20. Se necessaria, la bella sarà disputata nelle Marche e da lì uscirà necessariamente una delle quattro squadre cadette promosse in A2. Cividale ha avuto un momento di gloria cestistica quando, a metà anni Novanta, la Longobardi basket del presidente Luciano Riccobono era la prima realtà del basket udinese in assenza della A, né 1 né 2, nel capoluogo di provincia e con la sua Lbc battagliava al massimo tra B2 e B1. Nei primi 11 anni quella società, fondata nel 1983 e vissuta fino al 2003, ha ottenuto ben 5 promozioni, ma dopo nove anni di B2 con promozione sfiorata proprio al capolinea è arrivato inesorabile l'oblio pur se Riccobono è stato il visionario fautore della costruzione del palasport di via Perusini. Vincendo la semifinale contro il Cus Jonico Taranto per 3-1, l'Ueb fondata il 10 luglio 2020 e iscritta alla B acquisendo il diritto sportivo di Valsesia ha portato Cividale e il suo impianto, ribattezzato palaGesteco, ancora più su. E' servita pure la carica dei 500 spettatori riammessi nei palasport che ora sanno di poter essere al fianco dei loro beniamini solo da gara3 di finale.

Gara3 di semifinale era stata la sfida più equilibrata, ma anche in gara4 non si è scherzato. Al via al palaFiom di Taranto domenica 30 maggio il Cus Jonico si era imposto 74-59, ma la squadra di coach Stefano Pillastrini aveva risalito la penisola impattando la serie per 66-70 giù in Puglia. Emozioni che avvincono lo spettatore, ma anche il miglior livello tecnico-tattico di categoria ci sono sempre stati nelle sfide senza esclusione di colpi fra ducali e pugliesi. In gara3 si erano superati e non a caso era finita al supplementare. Gli ospiti avevano avuto un massimo vantaggio di 5 punti (7-12) nel primo quarto e i padroni di casa di +18 (61-43) nel terzo. Avevano tentato allunghi a ripetizione, sempre rintuzzati dagli avversari. Capitan Giovanni Fattori e compagni erano stati in vantaggio 29'22'' e la banda di coach Dante Olive 11'03'' sui 45 minuti giocati. La Gesteco sul +14 (74-60) a -7'16'' dal 40' aveva avuto un black out, dovuto anche ai cambi, che l'aveva portata a subire uno 0-16 per il 74-76 a -2'36'' dalla sirena dei tempi regolamentari. A -1'16'' si era ritrovata sotto di 4 (75-79) per una tripla di Santiago Bruno, ma un libero segnato da Eugenio Rota e una “bomba” di Adrian Chiera avevano portato all'overtime. Aperto da una tripla di capitan Nicolas Manuel Stanic a cui, dopo due liberi di Norman Hassan, aveva replicato Rota con due centri di fila dalla lunga distanza per l'8-0 che aveva ribaltato in maniera definitiva l'inerzia della gara. Sugli scudi tra i padroni di casa la guardia Chiera, Mvp con 30 di valutazione e top scorer con 24 punti (6 su 12 da tre) più 8 rimbalzi e 6 assist, il play Rota premiato quale migliore under 21 della B e autore di 23 punti e 8 assist per 23 di valutazione oltre all'ala Leonardo Battistini, in doppia doppia con 17 punti e altrettanti rimbalzi per 25 di valutazione.

Sull'altro fronte, aveva fatto la parte del leone il play-guardia Nicolas Morici, che in gara1 aveva giocato 40 minuti e venerdì 43, top scorer con 24 punti al pari di Chiera e in doppia doppia con 11 rimbalzi per 28 di valutazione. Mvp della gara era stato Ferdinando Matrone, centro di 2,10, che aveva detto 33 con doppia doppia fatta di 16 punti e 17 rimbalzi. In doppia cifra nei punti avevano chiuso anche l'ala Bruno Duranti (15), il play Stanic (13) e la guardia Manuel Diomede (11) al pari dell'esterno Hassan (12) nella Gesteco. In gara3 Il CJ aveva fatto a meno dell'altro pivot Alessandro Azzaro, infortunatosi in gara2 e fuori squadra anche ieri, e la Gesteco si era ritrovata mal accoppiata con Morici che agiva da numero 4. Fra i ducali nei primi 3'34'' del supplementare si era rivisto il play-guardia Alessandro Cassese, elemento equilibratore nella squadra del “Pilla”, che ha replicato la sua presenza per 11 minuti con i suoi primi 3 punti dal ritorno in squadra dopo le prime due gare. Nel finale si è scavigliato Gabriele Miani. La serie era diventata prova di resistenza in cui il 37enne Stanic già in gara2 a Taranto giocata nell'arco di 48 ore si era notato solo per la tripla del 66-68 e domenica idem.

Nelle altre gare4, San Vendemiano-Fabriano era finita 63-69 e sul 2-2, con soli successi esterni, è andati alla bella di semifinale vinta dai marchigiani. Già finalista Chiusi per 3-0 su San Miniato, nel tabellone 1 Omegna-Agrigento era terminata 74-60 e sul 2-2, con sole vittorie interne, gara5 a domicilio è stata dei siciliani per 79-66. In finale la Bakery Piacenza per rinuncia di Rimini causa Covid, nel tabellone 2 Bernareggio-Livorno si era chiusa 82-87 e sul 2-2, con i labronici che avevano vinto gara1 in casa e si erano rifatti in extremis in trasferta, i lombardi hanno perso per 66-54 in riva al Tirreno la bella. Infine, nel tabellone 4 già finalista Roseto per 3-0 su Rieti, Luiss Roma-Nardò era finita 70-85, la serie si era chiusa sull'1-3 e ora i pugliesi attendono in casa loro domenica gli abruzzesi per gara1 di finale per una delle quattro promozioni in A2 che sono in palio in ognuno dei tabelloni di B. Su otto finaliste tre sono del girone, dunque il più qualificato: Fabriano prima, Gesteco terza e Roseto quarta. Due sono dei gironi A e B, con le prime (Chiusi nell'A e Bakery nel B) che incroceranno, rispettivamente, le seconde Agrigento del B e Livorno dell'A. Una sola finalista è del girone D, Nardò terza, nell'unica finale con Roseto che non vedrà teste di serie numero 1 sul parquet                            

Sezione: Focus / Data: Dom 06 giugno 2021 alle 10:54
Autore: Valerio Morelli
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