Ricorda, racconta e scrivi la storia della tua vita e gli episodi da non dimenticare. È stato questo il consiglio che Nicola Buttolo, CEO della società di consulenza direzionale Carpe Diem Valuenet, ha dato a Franco Dal Cin. Il manager udinese, da sempre tifosissimo dei colori bianconeri, ha accompagnato dietro le quinte l’amico e l'ex Direttore Generale dell'Udinese nella stesura del libro "Fatti e misfatti nel mondo del calcio e non solo, uno su tutti è entrato nella storia".
"Ho sempre stimolato Franco nei nostri numerosi viaggi in auto verso Milano a raccontarsi in un libro" - svela Buttolo - "Per anni non ci sono riuscito, era restio a raccontar sé stesso e le sue gesta. Un anno fa è entrato nel mio ufficio e mi ha detto ho deciso di scrivere il libro; ero quasi compiaciuto per la mia tenacia, per scoprire in realtà che la miccia era riuscita ad accenderla un altro tifoso, Renato Giampaoli, che è stato in grado di toccargli le corde giuste. Devo dire che dopo lo sgomento iniziale, che non ho mai condiviso con Franco prima d’ora, sono diventato amico di entrambi. Devo dire che la insistenza di Renato nel sapere tutti i retroscena della vicenda Zico e del perché questa finì in malo modo lo ha portato a ripercorrere tutte le vicissitudini di quegli anni. La stesura è durata oltre nove mesi. Il mio ufficio di Via Grazzano è diventato il nostro “spogliatoio” e in una occasione ci ha onorato della sua presenza anche il mio amato Mister Enzo Ferrari con alcune “chicche”.
Giornate intere passate a ricordare e a scrivere: "Abbiamo cercato di dare forma ad un autentico vulcano perché Franco è così un 10 talentuoso ed estroso, veramente difficile da “ingabbiare” in uno schema tecnico ordinato alla Capello. Stimolato da un gruppo di amici - Massimo Meroi che ha poi ha effettivamente con grande professionalità messo nero su bianco il testo e con l’aiuto di Guido Gomirato “il Rino Tommasi del Calcio Friulano”, Ido Cibischino “il Poeta”e il sottoscritto che da mediano lanciava di tanto qualche tema per infiammare i “Ragazzi” – Massimo è riuscito a far riaffiorare moltissimi ricordi che parevano essere ormai dimenticati. Per i miei giovani collaboratori “digitali” della Carpe Diem i giornalisti “analogici” e il Direttore sono diventati affettuosamente gli Zico Boys; un giorno senza il Nettare degli Dei così apprezzato dal Vate Gianni Brera, i “secondi” si sono messi anche a cantare quasi come allo Stadio presi dall’emozione e dai ricordi. Ci tengo a ringraziare anche Mara, figlia di Franco, che è entrata in corsa nel progetto e si è messa a totale disposizione del gruppo apportando la sua esperienza nell’organizzazione di eventi convincendo suo padre a far venire Zico in Friuli e fare una “ Tre giorni" tutta dedicata all'asso brasiliano.
Franco dal canto suo è una persona estremamente razionale, che non ama molto parlare di sé. Nelle giornate passate a ripercorrere il suo passato però l'ho visto anche emozionarsi. Gli abbiamo toccato il cuore, è stato un grande lavoro di squadra. Insieme siamo stati capaci di fargli ripercorrere i momenti più belli della sua carriera e della sua vita. È stata una bellissima esperienza, assieme a lui tutti noi abbiamo ripercorso una parte importante della nostra gioventù".
La storia è quella dell'Udinese di Zico, del Friuli che finalmente si fa grande nel mondo: "Una società piccola, di provincia, riesce a prendere il marziano Zico. In quegli anni è accaduto qualcosa di magico, nessuno credeva fosse possibile che i bianconeri avessero preso il Galinho scavalcando le squadre metropolitane. Ci provò la Roma, il Milan ma alla fine la spuntarono i bianconeri con un vero e proprio miracolo. Dopo il terremoto per i friulani la scalata dalla C alla A e soprattutto Zico rappresentarono il riscatto. Fu un momento di grande coesione per un'intera generazione, segnò la rinascita di questo territorio messo in ginocchio dal sisma, ma noi Friulani siamo così: amiamo rialzarci, non piangerci addosso e trasmette valori e tradizioni. Il suo mito si è conservato intatto fino ai giorni nostri".
La storia di Dal Cin, però, va ben oltre l'acquisto dell'asso brasiliano: "Se oggi si può parlare di sponsorizzazioni, di stadi di proprietà, di diritti tv è molto merito di Franco a cui piace in verità più inventare il futuro che prevederlo. Nella sua carriera è sempre stato un innovatore, un manager dal talento innato, un assoluto fuoriclasse dalla dirigenza. É stato un uomo di sfide, che ha saputo superare nella sua vita anche parecchi momenti difficili. Forse ha pagato la sua eccessiva autonomia di pensiero, l'andare contro parti importanti dell' “establishment", alle volte dettato da qualche eccesso di sicurezza.
Anche per lo stesso Buttolo poter essere oggi al fianco di quelli che da ragazzo erano i suoi idoli è un'emozione straordinaria: "Con questo libro ripercorro la storia della mia vita. Il mio Moretti e il Friuli, Zico, campioni che prima di tutto erano anche uomini straordinari. Non c'era quella distanza che c'è oggi. Il Galinho era uno di noi, parte del popolo friulano. Con il suo arrivo ci catapultò in una dimensione completamente diversa, straordinaria. Dopo tanta Serie C ci ritrovammo ad affrontare e battere squadre come il Real Madrid di Santillana anche se in amichevole, qualcosa di impensabile. Tutti pensavamo nello spogliatoio e nei bar della nostra Piccola Patria allo Scudetto anche se in verità la squadra aveva ancora alcuni ruoli scoperti, poi le cose anche se sono andate diversamente ma poco importa. Poter lavorare oggi con persone così è stato per me davvero gratificante. Qui c' è emozione vera, un legame di amicizia, sentimento, amore per questa terra ".
Un legame indissolubile quello con Zico ma anche con altri campioni del passato come Paolo Rossi: "Ho avuto la fortuna di stringere una profonda amicizia con Pablito prima della sua prematura scomparsa. Le persone che lasciano il segno, non solo dal punto di vista sportivo ma anche e soprattutto umano, è sempre bello ritrovarle. A 40 anni di distanza lui e Rossi li porto ancora nel cuore da quel magico mondiale spagnolo. Rivedere Zico in Friuli, poter parlare con lui, sarà un momento di grande gioia per tutti i tifosi friulani".
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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