L'Udinese è alle prese con il caso scommesse riguardante il portiere Maduka Okoye. Nella giornata di oggi è arrivata la chiusura delle indagini da parte della Procura di Udine che hanno confermato le accuse nei confronti del nigeriano e di altri tre indagati.

COSA RISCHIA OKOYE?

Una risposta si può trarre nel Codice di Giustizia Sportiva, che disciplina i casi di illecito da parte dei tesserati dei club. Stando all’articolo 30, «i soggetti di cui all’art. 2 riconosciuti responsabili di illecito sportivo, sono puniti con la sanzione non inferiore alla inibizione o alla squalifica per un periodo minimo di quattro anni e con l’ammenda in misura non inferiore ad euro 50.000,00».

Qualora l’accusa fosse confermata, il caso sarebbe più grave rispetto a quello che ha coinvolto Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, squalificati per scommesse effettuate su altre partite di calcio o sulla propria squadra, puntando però sulla vittoria o su incontri ai quali non aveva preso parte. 

COSA RISCHIA L'UDINESE?

Il club friulano non rischia nulla a livello federale, ma bisognerà prestare attenzione agli altri tesserati, visto che qualora si dovesse arrivare a un patteggiamento, la Procura federale chiederà se c’era qualche compagno, allenatore o dirigente al corrente di quanto messo in atto da Okoye prima della notizia comunicata dagli inquirenti della Procura di Udine. Se così fosse, gli stessi sarebbero a rischio sanzione per mancata denuncia, come sottolinea sempre l’articolo 30 del Codice, al comma 7: «I soggetti di cui all’art. 2 che siano venuti a conoscenza in qualunque modo che società o persone abbiano posto in essere o stiano per porre in essere taluno degli atti indicati dal presente articolo, hanno l’obbligo di informare, senza indugio, la Procura federale. Il mancato adempimento di tale obbligo comporta per i soggetti di cui all’art. 2 la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a un anno e dell’ammenda in misura non inferiore ad euro 30.000,00».

Sezione: Focus / Data: Lun 09 giugno 2025 alle 13:41
Autore: Jessy Specogna
vedi letture
Print