Nato a Ostrava il 9 maggio 1977, Marek Jankulovski è stato uno dei più importanti calciatori della storia bianconero. Cresciuto calcisticamente nel Banik Ostrava, arriva all'Udinese dal Napoli nel 2002.  In Friuli sono gli anni con Luciano Spalletti in panchina: tre stagioni sulla cresta dell'onda culminate col quarto posto nella Serie A 2004/05. Le parole del ceco in esclusiva ai nostri microfoni.

Sei stato uno dei terzini sinistri più forti della storia bianconera. Ad anni di distanza che ricordo hai del Friuli?

"Arrivai giovane. Furono per me e per l'Udinese degli anni bellissimi. Udine mi ha permesso di diventare un grande giocatore, la porto sempre nel cuore".

Cosa fa oggi Jankulovski?

"Tante cose, anche al di fuori del calcio. Per esempio mi sono messo a produrre vino. Una cosa nuova, bella, perché calcio e vino spesso vanno assieme. Ho conosciuto Fabio Cordella, ideatore di Wine of the Champions e ho aderito al suo progetto che vede coinvolti tanti campioni del calcio. Ho trovato diversi miei ex compagni che stavano producendo vino, quest’anno sono entrato anche io nella squadra. Produrre vino è difficile, non basta la faccia, servono un po’ di cose e sto imparando”.

Ti manca il calcio?

“Alla fine, sono sempre intorno al calcio, ho fatto il ds in Repubblica Ceca, vado a vedere le partite. Mi manca un po’ il campo ma questo è normale”.

Stai seguendo le partite dell'Udinese?

“Sì, sono contentissimo che sta facendo bene con Sottil. Andrea è un mio ex compagno, ha fatto un ottimo campionato. Mi fa piacere che stiano andando bene e sono felice per lui. Se avrò l'occasione verrò a vederlo. Spero rimanga ancora sulla panchina dell'Udinese perché se lo merita".

Il ricordo bianconero più bello?

"Ne ho tanti ma la cavalcata che ci portò alla Champions fu tutta fantastica. Credo che quella sia stata una delle Udinese più forti di sempre. Eravamo una squadra che giocava un bellissimo calcio, in grado di stare davanti alle big".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 09 maggio 2023 alle 21:12
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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