Ieri sera non si è chiuso soltanto il calciomercato ma anche la campagna abbonamenti. Sono 12.196 gli abbonati dell'Udinese per la nuova stagione targata Velazquez. Una crescita rispetto alla passata stagione quando la campagna abbonamenti si era chiusa a quota 11.662 tessere, meglio anche dall’inaugurazione del nuovo stadio, e migliore anche della stagione 2012-2013, l’ultima a capienza totale prima dei lavori di ristrutturazione, tra l'altro ultimo anno con l'Udinese, guidata da Guidolin, in Europa. Insomma dati assolutamente positivi che danno ragione, ancora una volta, ai Pozzo. 

C'è poco da discutere attorno ai numeri. I tifosi hanno ridato fiducia alla società recandosi al botteghino e sottoscrivendo l'abbonamento. Punto. 

Pensare che pochi mesi fa, era maggio e l'Udinese si era salvata all'ultima giornata, nessuno voleva tornare mai più allo stadio. "Quest'anno non mi abbono, non mi vedete, basta farsi prendere in giro", il leitmotiv che spopolava tra i tifosi, anche tra la vecchia guardia. C'era chi giurava che, fino a quando i Pozzo sarebbero rimasti a Udine, nessuno sarebbe tornato sugli spalti dello stadio, chi invece, gettando la tessera nella pattumiera, aveva pronosticato uno Friuli deserto.

E invece non è stato affatto così, nonostante la scorsa sia stata una stagione negativa sotto tutti i punti di vista, troppo grande è la passione per l'Udinese, troppo grande l'amore per questi colori e di conseguenza il richiamo dello stadio. Ed è giusto così, perché oggi non siamo qui a dire chi è il vincitore e chi sono i vinti, chi ha fatto bene e chi ha fatto male, siamo qui a dire che l'amore per questa maglia ci sarà sempre, nonostante le cose possano alle volte andare male. Perché l'abbonamento non si fa per i Pozzo, si fa per seguire una passione, quella bianconera. 

Appuntamento quindi allo stadio, nella nostra casa, nel nostro Friuli per tifare, come sempre abbiamo fatto anche nei momenti peggiori, per la nostra Udinese.

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 18 agosto 2018 alle 11:55
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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