Bisognava vincere, così è stato e questo è ciò che conta maggiormente. Si poteva farlo però soffrendo meno e riuscendo così a riposare di più, si potevano evitare le ulteriori fatiche dei supplementari. L'Udinese batte il Cesena 4-2 nel quarto turno preliminare e si guadagna l'accesso agli ottavi. E lo fa grazie ad una buona prova di squadra che non si vedeva da diverso tempo, ma lo fa anche soffrendo più del dovuto, in primis a causa degli errori difensivi che perseguitano il lavoro di Stramaccioni ormai da un paio di mesi. Anche ieri sera infatti la porta non è riuscita a rimanere inviolata, come ormai accade dalla vittoria casalinga contro l'Atalanta. Sul vantaggio del Cesena, Djuric si libera troppo facilmente della marcatura di Bubnjic e beffa un incerto Scuffet, sicuramente sottopressione dopo essere passato da nuovo Buffon a meteora per gran parte della critica. Ma il talento friulano non deve scomporsi e continuare a lavorare perché col tempo arriveranno delle chanches anche per lui. Sul secondo gol, il portiere bianconero ha ben poche colpe, visto che l'errore è stato dell'intero reparto arretrato, che continua a rischiare molto su palle inattive, come mostrato anche nella gara contro il Milan, nell'occasione del gol-non gol (non gol, per la precisione) di Rami. Stramaccioni dovrà lavorare ancora molto sugli schemi difensivi e una mano potrebbe riceverla anche dalla società che a gennaio potrebbe muoversi sul mercato in cerca di un difensore con buona esperienza che possa essere all'altezza di Heurtaux e Danilo, a differenza di quanto dimostrato da Belmonte e soprattutto Bubnjic, mentre Wague è un oggetto misterioso al Bruseschi. A centrocampo invece manca ancora la qualità di un regista, con il possesso palla che, superata la metà campo, diventa sterile. Guilherme infatti non ha convinto nel ruolo di regista, mentre Pinzi e, soprattutto, Allan hanno mostrato buone doti di inserimento, tipiche anche di Badu, ieri assente per squalifica. L'esperimento di Bruno Fernandes come trequartista sembra essere stato buttato nel dimenticatoio del ritiro estivo, con Stramaccioni e Stankovic che vedono il brasiliano come trequartista, così come Kone, e perciò la società dovrà intervenire per acquistare un giocatore di qualità in mezzo al campo. Un giocatore, ad esempio, come Cigarini, titolare nell'Atalanta ma già in estate ad un passo dal trasferimento al Sassuolo.

Quantità, ma soprattutto qualità ed esperienza al servizio dei compagni, con gli attaccanti che potrebbero trovarne giovamento. L'attacco, altra questione complicata. Nonostante ieri i bianconeri abbiano messo a segno ben quattro reti, l'assenza di Totò Di Natale si è fatta sentire. Geijo infatti ha fatto un buon lavoro per la squadra, ma un attaccante deve pensare soprattutto a mettere il pallone in fondo al sacco, come fatto da Thereau, tornato al gol dopo due gare sottotono contro Chievo e Milan. Sia il francese che il capitano però avrebbero bisogno di rifiatare ogni tanto e, con Muriel assiduo frequentatore dell'infermeria, anche in avanti urgono rinforzi. Il nome che continua a girare intorno all'ambiente bianconero è quello di Duvan Zapata, che il Napoli però non vorrebbe lasciar partire nemmeno in prestito, vista l'ottima media gol del colombiano in campionato. E allora un nome utile alla causa bianconera potrebbe essere quello di Gonzalo Bergessio che a Genova, sponda Sampdoria, sta trovando poco spazio, chiuso dallo straordinario momento di forma di Okaka. L'ex Catania e San Lorenzo ha però dimostrato di saper far gol ed essere decisivo e per questo potrebbe essere lui l'uomo giusto per far rifiatare i titolari, garantendo il giusto apporto offensivo. Prima dell'apertura del mercato di gennaio, Strama dovrà però continuare a lavorare con gli uomini a disposizione e arrivare alla sosta provando a salire un po' la classifica, nonostante gli impegni non siano proprio dei meno complicati. Dopo la vittoria sul Cesena di ieri infatti, i friulani sono già con la testa a San Siro, dove è possibile che si riveda la difesa a quattro, e nell'ultima gara casalinga dell'anno affronteranno il Verona, squadra che aveva aperto il 2014 bianconero, proprio al Friuli, con una vittoria, lo scorso 6 gennaio. Infine, ci sarà la trasferta di Genova, in casa della Sampdoria del presidente Ferrero che ad inizio campionato, con l'Udinese terza, aveva parlato di "fuoco di paglia" per quanto riguarda i bianconeri. E ora tocca a Stramaccioni e ai suoi ragazzi provare a dimostrare il contrario, ritornando alla vittoria in campionato e provando a giocarsi le proprie carte anche in Coppa Italia quando, il prossimo mese, i friulani saranno impegnati al San Paolo di Napoli contro gli uomini di Benitez detentori del trofeo.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 04 dicembre 2014 alle 19:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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