Dopo la sconfitta subita in Gara 1, la UEB Gesteco Cividale cede alla corazzata Cantù anche nel secondo capitolo della serie. I padroni di casa si portano sul 2-0 grazie al 84-69 andato in scena al PalaFitLine di Desio. È un risultato amaro per i gialloblù, in grado di reggere il confronto per un tempo intero e poi totalmente fuori dalla partita negli ultimi venti minuti.

Il primo quarto inizia in maniera completamente diversa rispetto al precedente di domenica, nel quale i lombardi avevano preso il largo spianandosi la strada verso la vittoria con grande anticipo. Cividale trova il vantaggio per la prima volta nella serie, dando vita un testa a testa che continuerà per una ventina di minuti. Da segnalare l'ancora una volta determinante pressione difensiva di Cantù su Lucio Redivo, spesso raddoppiato e costretto al lavoro sporco per mandare a canestro i compagni. A guidare la fase offensiva ci pensa allora Doron Lamb, in una frazione in cui ad avere la meglio è l'attenzione in fase di non possesso delle due squadre e a testimoniarlo è lo score sulla prima sirena: 16-17.

Stessa storia nel secondo quarto. Lo straripante Hickey visto nella gara precedente fatica a trovare spazio, anche a causa della grande organizzazione difensiva della compagine cividalese. L'importanza della serata è ben nota a tutti gli uomini in campo e le storie tese, tra Young e Dell'Agnello su tutti, iniziano a ricoprire il ruolo di protagoniste. Gli animi si accendono ma l'equilibrio nel punteggio resta praticamente lo stesso, anche se i canturini riescono comunque a portare leggermente l'inerzia dalla loro parte andando a riposo sul risultato di 38-36.

I quindici minuti di pausa svoltano però il match. Cantù rientra in campo con un piglio diverso, prendendo il largo già dai primissimi minuti della seconda frazione. La difesa ducale non funziona più e soccombe sotto i colpi dei ritrovati Hickey e Young, mentre nella metà di campo avversaria perde completamente la fluidità di manovra vista nella prima parte di serata. In soli dieci minuti i padroni di casa guadagnano dodici lunghezze, portando il vantaggio fino al 61-47 di fine quarto. L'ultimissima frazione è praticamente una formalità, con azioni slegate da una parte e dall'altra fino quando la sirena finale cala il sipario sullo score di 84-67.

È davvero grande l'amarezza per una gara che fino all'intervallo sembrava ampiamente alla portata della UEB. L'approccio iniziale, questa volta ottimale,  aveva reso le cose difficili a Cantù, trovatasi di fronte una squadra totalmente diversa da quella vista nel primo quarto di Gara 1. L'organizzazione difensiva e la grande pericolosità al tiro sono durate però venti minuti: troppo poco per giocarsela contro una compagine creata per vincere come quella di coach Cagnardi. Aggiudicarsi uno dei primi due scontri poteva risultare determinante nella serie, mentre ora la speranza è quella di non rivedere la squadra slegata e stanca uscita dagli spogliatoi dopo la pausa più lunga. Non resta che resettare e ripartire, con la voglia di giocarsi le carte rimaste nella gara di venerdì al PalaGesteco.

Sezione: Basket / Data: Mer 08 maggio 2024 alle 06:45
Autore: Alessandro Di Lenarda
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