Settimana zamparininana nel girone Est della serie A2, quello in cui militano i bianchineri della A.P.U.: la “campagna veronese” della GSA è costata la panca gialloblu a Fabrizio Frates, mentre Recanati ultima con due soli punti concede un ingrato benservito al bravo Calvani.

In altre parole, la Scaligera rifà completamente la squadra (che ha palese bisogno di crescere); la franchigia marchigiana ne allestisce una obiettivamente non all’altezza attorno al totem Reynolds, eppure le proprietà preferiscono addossare colpe e responsabilità ai soli allenatori, cacciandoli su due piedi dopo appena otto giornate di campionato. Mah.

Teniamoci stretta questa GSA, e le soddisfazioni che stanno distribuendo in casa e fuori. Teniamoci stretti i progressi, aspettiamoci lavoro sui difetti e soprattutto auspichiamo che la concentrazione non sia già proiettata sul derby del 3 dicembre al PalaTrieste, bensì riservata all’Andrea Costa 1967.

Imola, diretta dal pesarese Lorenzo Ticchi (primo coach della neonata (Futur)Virtus Bologna), alla sua terza stagione in Emilia, è oggettivamente più debole di Udine in ogni reparto. Forse fa match pari sotto le plance, ove si affidano al ventiseienne Borra, ex Roseto e buon prospetto nell’under-20 di Sacripanti (qualche tempo fa), e soprattutto al quasi quarantenne Michele Maggioli. Sarà proprio l’ex Virtus e Mens Sana l’osso più duro per Supergino, Capitan Manu e Joel, anche se il rimbalzista principe dei biancorossi imolesi è Travis Cohn III, virgulto di Jacksonville che approda in Emilia dopo qualche giro europeo e una stagione in DLeague con Springfield. Altro americano è il ventitreenne Brandon Norfleet, alla prima da professionista dopo la sua esperienza universitaria in Pennsylvania. Pochi tiri tentati, non altissime medie realizzative: pare ancora lontano dalla mentalità richiesta dalla lega in cui milita. Ciononostante Ticchi gli concede un discreto minutaggio, segno che punta su di lui.

Capitano è il mestierante Patricio Prato. Il trentasettenne di Bahia Blanca, reduce da mille battaglie in giro per Europa ed Argentina con la punta di una stagione alle Vu Nere, garantisce una solida decina di punti-gara, e l’esperienza per entrare nei momenti critici e tenere a bada i compagni meno esperti.

Vittoria a Chieti e sconfitta in casa di cinque contro gli Sting di Martelossi: queste le più recenti avventure imolesi, i quali debbono essere rispettati ma non temuti da una GSA in formato normale. Di certo miglioreranno le condizioni di Stan Okoye, eroico a Verona dopo l’atterraggio d’emergenza contro la Virtus; sarà più in partita Microwave Mauro Pinton, che già domenica scorsa ha piazzato un paio di “specialità della casa” da oltre l’arco dei 6,75m; giocherà con meno pressione Shamrock Allan Ray, che deve ripartire dalla lavastoviglie sganciata da casa sua e valsa il +6 finale alla sua squadra, sancendo di fatto l’esonero di Frates.

Di sicuro debbono confermarsi Castelli e Cuccarolo, che al PalaOlimpia hanno tenuto in piedi la baracca quando le superstar bianchenere stavano ancora cercando il bandolo della propria matassa; e sulle spalle dei playmaker Sonnyboy Traini, e “Mariobros” Nobile, con le loro regìe così diverse, graverà l’impostazione del gioco d’attacco, ancora non sufficientemente fluida. E da Trickbox, praticamente non pervenuto in attacco a Verona, mi attendo il solito contributo di punti, minuti e qualità.

Quando si parlava di progressi evidenti, infatti, ci riferivamo alla difesa “arrogante” che coach Lino ha riportato al centro del villaggio pitturato sotto il canestro bianconero: diciotto punti concessi in venti minuti testimoniano di come la griffe aziendale sia tornata di moda. Adesso il lavoro più importante, forse gravoso ma di certo urgente dev’essere finalizzato ad aumentare facilità e velocità nella circolazione della palla in attacco; troppo spesso, infatti, anche a fronte di difese non accese come la loro, la palla staziona fra le mani di un solo giocatore bianconero per troppi, importanti secondi, anziché liberare al tiro i coloured, Pinton, Castelli o Truccolo. Poche formazioni infatti possono contare su un parco-esterni così competitivo, il quale però si auto-disinnesca quando non venga messo nelle condizioni di tirare con tranquillità.

Sono dunque fiducioso, e non potrebbe essere altrimenti; dal gong finale del quarantesimo minuto, domenica pomeriggio, penserò anch’io alla prima delle due gare-chiave della stagione. In preseason ci hanno massacrati, ma era la GSA-meno-uno-punto-zero. Adesso i temibili Parks e Green troveranno di fronte pane per i propri denti: aperte le iscrizioni per partecipare alla trasferta con il SettoreD, che sta allestendo dei pullman all’uopo (25 euro tagliando+viaggio, se ci andate in auto Vi costa di più e Vi divertite di meno). Prenotazioni anche domenica al PalaLongobardi. Accorriamo numerosi, ma prima pensiamo a Imola.

 

Sezione: Basket / Data: Ven 25 novembre 2016 alle 11:30
Autore: Franco Canciani
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