Cos’hanno in comune Fiorentina ed Udinese? Entrambe sono reduci da un avvio di stagione opaco ed altalenante, hanno ottenuto meno di quanto auspicato e sanno che la sfida di oggi dell’Artemio Franchi avrà un peso specifico non irrilevante. Non si può parlare di gara da dentro o fuori, ma chi resta a bocca asciutta rischia di piombare in una vera e propria crisi. I padroni di casa sono reduci dal KO di Verona contro il Chievo, dimostrando che il processo di crescita avviato con l’avvento di Stefano Pioli in panchina richiede ancora molto tempo. Normale sia così alla luce dei tanti cambiamenti in rosa. Tuttavia, ci si aspettava un gap colmabile già nel corso delle prime giornate. La sfida contro i bianconeri sarà già un test indicativo sul tragitto che attende i viola.

L’Udinese, invece, ha deciso di identificarsi nel romanzo di Robert Louis Stevenson “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”. I due volti opposti della formazione friulana continuano ad alternarsi, talvolta anche durante la stessa partita. Quando tutto pare volgere al peggio, ecco il lato migliore dell’undici di Mister Delneri, fatto di prestazioni concrete, solide ed impressionanti. Nel momento favorevole, invece, torna a far capolino l’aspetto più scuro e preoccupante, quasi incurante della pericolosità del suo autolesionismo. Un vizio a cui l’Udinese non è ancora riuscita a sottrarsi nel corso delle ultime stagioni.

Sicuramente, c’è chi spera che questi difetti non vengano corretti proprio oggi, sul terreno di gioco dell’Artemio Franchi. Su tutti, spicca Cyril Thereau, ex dal dente avvelenato per come è maturato l’addio nella sessione di mercato estiva. Il francese classe 1984 è naturalmente l’osservato speciale, l’uomo da cui ci si attende lo sgarbo più doloroso o la gioia domenicale, in base al punto di vista friulano o fiorentino. Se l’attaccante transalpino vivrà una giornata suggestiva, Maxi Lopez avrà l’onere di non far rimpiangere il suo predecessore agli occhi dei propri tifosi. Un compito non semplice e sicuramente non agevolato dal rendimento discontinuo della squadra. Il confronto con Cyril ci sarà ovviamente, impossibile chiudere gli occhi e far finta che non sia così. A meno che non subentri qualcun altro a far dimenticare questo duello a distanza. Federico Chiesa e Giovanni Simeone da una parte, Rodrigo De Paul e Kevin Lasagna dall’altra sono pronti a lasciare il segno.

L’Artemio Franchi diventerà un crocevia importante per la stagione di entrambe le formazioni. Chi vince si rilancia, mentre chi perde vedrà le streghe. La Viola non vuole vagare nel buio ancora a lungo. L’Udinese deve smettere di tormentarsi. Addirittura, persino la letteratura viene incontro ai bianconeri: al dottor Jekyll, alias il signor Hyde, la penna sapiente di Stevenson non riserva un gran finale…

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 15 ottobre 2017 alle 10:00
Autore: Federico Mariani
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