Una vittoria che è una vera e propria boccata d'ossigeno, per tutti, per l'allenatore, per la squadra, per tifosi. Non ci poteva essere nulla di meglio dei tre punti per ricominciare quel cammino che si era interrotto contro il Brescia. 1 a 0 di grinta contro il Bologna e va bene così, anche se di quel gioco, votato all'attacco, promessoci in estate ancora non c'è traccia.

E' un'Udinese ad immagine e somiglianza del suo tecnico, non bella ma concreta, poco divertente ma estremamente efficace. Dietro non si soffre mai, tanto che Musso non sporca nemmeno i guanti, davanti Okaka dal primo minuto fa la differenza. Inutile girarci attorno, con Stefano in campo, l'Udinese è tutta un'altra squadra. L'ex Watford è l'unico, per caratteristiche, capace, giocando spalle alla porta, di far salire i compagni. Un riferimento che mancava tremendamente. 

Con lui un ottimo Nestorovski. Ci voleva qualche schiaffo sportivo  per far sì che Tudor schierasse le due punte. La coppia Nestorovski-Okaka convince fin subito, soprattutto perché trascina anche dal punto di vista caratteriale il resto della squadra. A fare la differenza è anche la tempra, non solo i piedi, e ieri si è visto. Questi due giocatori, come nessun altro, sono stati capaci di farsi leader di un gruppo in difficoltà, comandanti di una brigata che si era smarrita nelle ultime settimane. Il Friuli non chiede che giocatori così, gente che va sotto la curva e la incita a sostenere la squadra nel momento di massima pressione degli avversari. 

E' stata anche la vittoria di Tudor. Qualche passo falso, va ammesso, l'aveva fatto anche lui nelle ultime partite. Con l'acqua alla gola, consapevole che il rischio esonero era dietro l'angolo, prepara al meglio la partita. Il Bologna, avversario scomodo, non produce nulla e non solo per propria colpa. La peggior prestazione stagionale dei falsinei è dovuta anche ad un'Udinese davvero difficile da affrontare. Bianconeri corti e sempre in raddoppio sul portatore di palla, pronti poi a ripartire in velocità in contropiede. 

7 punti, un balzo in avanti che dà fiducia. Ora però serve dare continuità a questo risultato. Questo il compito più difficile per Tudor e i suoi uomini. L'Udinese, se vuole crescere davvero, deve dare continuità a prestazioni e risultati, evitando pausa che rischiano alla lunga di essere pericolose. Domenica, all'ora di pranzo, c'è la Fiorentina, cliente davvero scomodo. La tradizione ci dice che il Franchi è un campo per noi assai ostico, contro Ribery e compagni servirà qualcosa in più per portare via un risultato. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 30 settembre 2019 alle 13:56
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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