Nel post gara con il Sassuolo di settimana scorsa il capitano Rodrigo De Paul aveva rilasciato la seguente dichiarazione: “Sono contento, questa è la vera Udinese. Siamo stati sfortunati con gli infortuni, ma la squadra nelle ultime settimane ha avuto un netto cambio di mentalità.”

Era quello che si chiedeva all’Udinese da tempo. Non si pretende che vinca tutte le partite o che abbia un gioco alla Guardiola, ma che giochi con una propria identità, senza essere  rinunciataria e senza sperare più nei passi falsi delle dirette concorrenti che concentrarsi su se stessa. E così è da qualche partita a questa parte e ieri contro il Genoa, questo cambio di mentalità, che è un processo e come tale richiede del tempo, è stato confermato. 

Il match era ostico perché i rossoblù sono una squadra in salute e fastidiosa da affrontare e da quando si è insediato sulla panchina Ballardini hanno trovato una propria quadra basata principalmente sulla solidità difensiva e sulla fisicità. Caratteristiche simili a quelle dell’Udinese il cui punto forte è proprio l’organizzazione difensiva ma che, con il cambio di mentalità e, va detto, con l’aggiunta di qualche calciatore di qualità, su tutti Pereyra, ha le idee chiare anche in fase di possesso palla. Due squadre simili dunque con la differenza che ieri sera l’Udinese disponeva, senza nulla togliere agli altri, di due giocatori di qualità superiore come De Paul e Pereyra e di fatto tutte le azioni offensive dei friulani passavano dai piedi dei due argentini. Il Genoa invece ha probabilmente meno individualità dei bianconeri ma ha giocatori con moltissima esperienza. Su tutti Strootman e Pandev che seppur non giovanissimi abbinano esperienza e qualità e di fatto sono loro a confezionare l’1 a 0 per il Grifone. L’Udinese non si scoraggia e continua la sua partita, trovando il pareggio, poi annullato, con Pereyra. Qualche minuto dopo però un altro uomo di grande esperienza come Criscito stende il Tucu dentro l’area. Rigore trasformato da De Paul che continua tra assist e gol ad alzare la sua percentuale di partecipazione alle reti dei bianconeri.

La partita è poi scivolata sui binari dell’equilibrio. Ha provato Pereyra, per distacco il migliore in campo, con qualche serpentina di pregevole fattura a rompere le linee difensive del Genoa ma è mancato o l’ultimo passaggio o la finalizzazione. Il Genoa non si è praticamente più fatto vivo dalle parti di Musso ma proprio quando la partita sembrava non avere più niente da dire e le squadre parevano accontentarsi del punto ecco che Zajc porta a spasso la difesa friulana e a tu per tu con Musso calcia sull’esterno della rete cestinando il match point. Pochi minuti dopo è l’ex Behrami che stampa una bordata sull’incrocio dei pali, Musso sembrava essere in traiettoria ma altro pericolo per l’Udinese.

Alla fine è pareggio. Un punto per parte che permette al Grifone di riprendere il suo cammino dopo la sconfitta con la Roma e consente al tempo stesso all’Udinese di proseguire nella sua striscia di risultati utili. Progressi confermati e salvezza che è un punto più vicina per entrambe. L’Udinese è in posizione tranquilla e rassicurante ciò nonostante urge chiudere la pratica salvezza, perché in una stagione come quella di quest’anno può succedere di tutto, per poi giocare con la testa libera da brutti pensieri e con entusiasmo. É un peccato ovviamente non poter essere sugli spalti per “toccare con mano” i progressi dei bianconeri, per adesso si osserva solamente dalla televisione con la fiducia che presto si potrà tornare a respirare quell’atmosfera che solo lo stadio sa regalare.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 14 marzo 2021 alle 13:10
Autore: Alberto Artico
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