Intervenuto durante la trasmissione 'Radio anch'io lo Sport' in onda su Radio 1, Andrea Stramaccioni ha fatto un bilancio sui primi mesi sulla panchina dell'Udinese ed è ritornato a parlare della sua esperienza all'Inter: "L'Inter è una delle squadre più amate d'Italia e non nego che un pezzetto del mio cuore è rimasto a Milano. Ci sono entrato dalla porta di servizio ed ho conosciuto tutti, dal magazziniere al presidente, mi dispiace che sia in un momento così. E' una piazza dove tutto viene amplificato, nel bene e nel male, perché all'Inter devi vincere. Non sta a me giudicare ma auspico che si risollevino subito. Tornarci un'aspirazione? E' normale ora c'è una proprietà differente che ha fatto altre scelte ma l'ambizione di poter tornare in una squadra importante, fermo restando che l'Udinese lo è, c'è. Quando il ds Ausilio ha rinnovato fino al 2017 gli ho detto, come battuta, `allora mi riporti all'Inter?´. Detto questo, sto bene all'Udinese e spero di rimanere qui a lungo".

La squadra è ora al quarto posto: "Udine credo che sia una piazza importante per un allenatore giovane come me, e sono orgoglioso di essere stato scelto dalla famiglia Pozzo. Qui la parola progetto non è una parola messa lì, ma vi si crede davvero. Siamo una squadra giovane che ha una sua identità e che cerca di giocare al meglio. Il nostro obiettivo è la salvezza e aver messo in cascina 13 punti è importante per il prosieguo del nostro cammino. Di Natale? È un giocatore straordinario, che ha avuto un percorso diverso rispetto ad altri campioni, penso a Totti, ha avuto un percorso di gavetta difficile. Non era un campione a 18- 20 anni ma lo è diventato facendo tanti gol in categorie minori. È un esempio per i nostri giovani, a 26 anni era nelle categorie inferiori, ora segna tanti gol in Serie A. Io lo prendo sempre ad esempio per i nostri giovani. Se a 37 anni gioca così ed è tra i capocannonieri è frutto delle sue capacità", riporta la Gazzetta dello Sport. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 06 ottobre 2014 alle 15:30
Autore: Salvatore Ergoli
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