L'Udinese si prepara ad affrontare una partita molto delicata in trasferta contro il Chievo Verona. Alla vigilia del match, come di consueto, l'allenatore Andrea Stramaccioni ha risposto alle domande dei cronisti.

Come si affronta il Chievo anche alla luce delle assenze in difesa?

"Abbiamo già attraversato momenti difficili in questa stagione e l'unica medicina è mettere in campo tutto quello che abbiamo per ritrovare la vera Udinese. Abbiamo avuto troppi alti e bassi, ma alcuni alti ci sono piaciuti e lavoriamo su quelli. La gara di Parma ci ha creato un'inversione di tendenza negativa. Contro il Palermo abbiamo avuto pochi giorni per rimettere in ordine le idee. Questa volta abbiamo avuto una settimana per lavorare e concentrarci sulla partita, per questo sono fiducioso che torneremo a portare qualcosa a casa da questa trasferta. Sembra passato tanto tempo, ma era solo due settimane fa quando avevamo inanellato 4 risultati utili consecutivi. Numericamente dietro siamo davvero contati, perché Domizzi ha avuto un altro infortunio e abbiamo dovuto convocare un ragazzo giovane Coppolaro, mentre sta ora giocando con la Primavera".

L'Udinese non dovrebbe pensare a qualcosa di più della salvezza?

"Non mi piace quando non si associa l'Udinese all'obiettivo della salvezza. Tutti noi, giocatori e collaboratori, dobbiamo pensare soltanto a raggiungere il prima possibile questa salvezza e non mi piace quando mi viene detto che l'Udinese deve pensare ad altro, anche perché in questa stagione ogni qualvolta che abbiamo avuto un momento positivo, poi abbiamo avuto un calo, tornando a quegli alti e bassi di cui parlavo prima".

Ha visto una squadra seduta e rilassata?

"Ne abbiamo parlato; siamo uniti e anche in passaggi così negativi si cresce come gruppo. Non è mai un solo motivo o una sola colpa. Questa squadra ha avuto fasi negative e altre soddisfacenti. I ragazzi sono sempre pronti con me a lavorare, per smentire le critiche che piovono dopo prestazioni così' negative come quella contro il Palermo".

Manca Guilherme, che dovrebbe rappresentare la luce in mezzo al campo. Potrà essere la gara di Bruno Fernandes?

"Sia Bruno che Guilherme sono i giocatori con un tasso qualitativo puro superiore, senza offendere nessun compagno. Si sono spesso alternati e dai loro piedi passa la nostra qualità. Giocare contro questo ChievoVerona in questo momento è difficile, e non lo dico per mettere le mani avanti. Loro non fanno giocare l'avversario e hanno subito un solo gol nelle ultime 6 partite, tra l'altro su calcio di rigore. La loro fisicità è di altissimo livello, perché tolto Paloschi hanno tutti struttura fisica importante. Noi vogliamo far diventare questo loro pregio un limite. Abbiamo grande rispetto, vogliamo fare bene e fare risultato".

5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte nelle ultime 9 per il Chievo. Serve la grande prestazione?

"Nelle nostre prestazioni positive c'è sempre stato equilibrio. Quando per motivi tattici o mentali non abbiamo avuto equilibrio, abbiamo fatto brutte figure. E' difficile giocare contro di noi quando siamo equilibrati, come riconosciuto anche dagli allenatori che ci hanno affrontato, vedi per esempio Atalanta, Fiorentina e Torino. Sarà questa la possibile chiave della gara".

Partita che si giocherà a centrocampo?

"Analisi semplice, concisa e chiara. Chi avrà la meglio a centrocampo, potrà portare a casa punti. Il loro gioco si sviluppa in maniera diretta per le due punte, scavalcandoti spesso e volentieri. E' una squadra che spesso fa scaturire partite non bellissime, ma dell'estetica non ci interessa. Vogliamo fare risultato a tutti i costi".

Davanti servirà rapidità?

"Le nostre armi saranno la rapidità e l'aggressività perché loro sono forti fisicamente. Loro è come se giocassero con 4 difensori centrali e due centrocampisti che hanno grande forza. Thereau ha dimostrato che sul filo del fuorigioco può far male, ma ci sono Di Natale, Perica, Aguirre, quindi le opzioni non mancano. Chiunque giocherà davanti, gioverà dell'equilibrio e dell'aggressività".

Come sta Kone?

"Ha avuto questo infortunio. Ha provato a forzare 30 minuti nella partitella e il suo recupero è importante dal punto di vista caratteriale e di caratteristiche, perché è il nostro giocatore che attacca di più l'area avversaria. Detto questo, sono tutti importanti; lui è convinto di poter fare molto meglio".

Poi spazio alle domande dei tifosi arrivate sui social networks.

Mister, cosa chiederà ai ragazzi in termini di carattere e grinta?

"Chiederò di tornare a essere quelli di 15 giorni fa mettendo in campo quello su cui abbiamo lavorato. Gli chiederà di non concedere più regali ed essere equilibrati, con solidità".

Si aspettava un Chievo così in forma in questo momento della stagione?

"Loro hanno un'identità precisa e una solidità incredibile. Non è un caso che difficilmente riescono a recuperare una gara in cui passano in svantaggio. Contro il Cesena, ad esempio, hanno aspettato per molti minuti e hanno punito il Cesena non appena ha provato a osare qualcosina in più".

Rivedremo finalmente Domizzi in campo?

"Noi lo aspettiamo, ma purtroppo ha avuto questo nuovo infortunio. Non è una ricaduta, ma un colpo subito in allenamento. Non riesce a indossare lo scarpino e ovviamente in questi casi non conviene rischiare un cambio, anche se il ragazzo vuole darci una mano in un momento così. Comunque in campo va l'Udinese, non soltanto i singoli. Di certo per noi è importantissimo il suo rientro, viste le condizioni precarie di Heurtaux e Wague, che ne avranno per più tempo".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 18 aprile 2015 alle 14:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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