Ha ragione Delneri: partita migliore per iniziare non c'era. Affrontare la Juventus allo Stadium significa andare incontro a una sconfitta (e pesante) quasi certa. Di conseguenza, è una gara che si può affrontare a cuor leggero, senza la pressione di dover far risultato a ogni costo. Anche una sconfitta di misura sarebbe vista come un buon inizio, un punto sarebbe un'impresa, una vittoria... inutile anche solo pensarci.

Eppure la partita va giocata e, passateci queste frasi lapalissiane, si parte sempre da 0-0 e da 11 contro 11. La Juventus ha prestato molti più giocatori alle nazionali rispetto all'Udinese e questo potrebbe essere uno dei pochi elementi su cui far leva per provare a non soccombere sotto i colpi della vecchia signora: siamo sicuri che Delneri ha lavorato in maniera intensa e meticolosa sulla fase difensiva in questi giorni, insistendo molto sulla concentrazione e la cattiveria, fattori fondamentali quando la qualità è nettamente inferiore.

L'unico modo di affrontare la squadra che ha vinto 5 scudetti di fila è alzare le barricate davanti a Karnezis, ma con giudizio: vietato schiacciarsi nella propria area perché, prima o poi, il gol lo si prende. L'Udinese dovrà essere aggressiva, attenta e ordinata nei movimenti senza palla già dal reparto offensivo: sarà importante la gestione dei falli, dei cartellini, sarà fondamentale far ricevere meno palloni possibili ai due attaccanti avversari; in poche parole, serve la partita perfetta a livello tattico e di temperamento.

Inutile anche fare grandi discorsi sulla fase offensiva: il possesso palla sarà prevalentemente dei padroni di casa e attaccare con più uomini prestando il fianco al contropiede avversario sarebbe letale oltre che folle. In parole povere: se ci sarà modo di far male alla Juve con qualche ripartenza, ben venga. Altrimenti, meglio incanalare tutti gli sforzi nel conservare lo 0-0 il più a lungo possibile.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 15 ottobre 2016 alle 17:54
Autore: Stefano Tomat
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