8 marzo, Udinese-Fiorentina 0 a 0. Il campionato dell'Udinese si è bloccato lì, in quel pareggio, in quel Friuli spettrale. Tre mesi dopo si torna in campo, sembra passata un'eternità. E' di nuovo Udinese, sono di nuovo le stesse preoccupazioni: la salvezza ancora da conquistare, Lasagna che non la butta dentro, il mercato che rischia di portarci via i nostri migliori giocatori. 

Torniamo al solito tran tran, anche se, per forza di cose, questo è un altro calcio. No, non siamo di fronte alla normalità. Già l'orario, le 21.45, è qualcosa di assurdo, poi lo stadio vuoto, i finti cori e applausi completano il contorno. Però è un calcio che vale, che alla fine conta per davvero e allora è meglio fare punti subito, evitando che si vengano a creare spiacevoli scenari nelle ultime giornate. 

Dietro corrono? Il margine è ancora +3, il Lecce che doveva spaccare tutto ne ha presi 4 dal Milan. Un punto l'ha fatto il Brescia, con la Fiorentina, ma per salvare le rondinelle ci vorrebbe un miracolo, ed è meglio così (Cellino sa perché). Vedremo la Spal, in casa contro il Cagliari, che combinerà. Per ora l'Udinese è sicura ed questa l'unica cosa che conta. Lo potrebbe essere ancor di più se questa sera uscisse dall'Olimpico con 3 punti nella saccoccia. Partire con il piede giusto sarebbe la cosa migliore.

Il Torino è una squadra problematica tanto quanto noi. Ha nomi, individualità ma gli manca un'anima, un'idea. Una squadra da metà bassa della classifica nonostante le ambizioni della proprietà ad inizio anno fossero ben diverse. Dovrà farsene una ragione Cairo. Anche per noi, tutto sommato, poteva essere un altro campionato. L'Udinese sarebbe stata in grado stare decisamente più su, bastava imbroccare qualche partita e non regalare punti agli avversari, forse bastava avere un Gotti fin dall'inizio. Inutile piangere sul latte versato. Quel che è stato è stato, pensiamo a questo finale, a raggiungere velocemente la quota salvezza così poi da potersi concentrare con serenità sul futuro. 

La prossima stagione sarà rivoluzionaria, almeno 1/3 della rosa verrà rinnovata, radiomercato racconta che in arrivo a Udine ci siano nomi importanti. Speriamo. Tutto passa dalla salvezza, la quale è meglio che, repetita iuvant, arrivi subito.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 23 giugno 2020 alle 16:44
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print