La sconfitta dell'Udinese ha lasciato non pochi strascichi nell'ambiente bianconero. Risultato pesante e prestazione non accettabile da parte della società. A commentare quanto accaduto e i provvedimenti presi è stato il direttore tecnico bianconero Pierpaolo Marino: 
"Il focus è appunto la prestazione. Che il risultato potesse essere non favorevole o non positivo in una gara come quella di ieri all'Olimpico contro Lazio poteva essere messo in preventivo. Più che arrabbiati siamo preoccupati per il modo in cui il risultato è maturato perchè la squadra in questa partita ci ha mostrato dei lati che non aveva assolutamente evidenziato come l'approccio al match da un punto di vista di concentrazione mentale e soprattutto di non essere stata adeguata a tenere aperta la partita per tutti i 90 minuti, sitauzone che escluse le partite contro Atalanta e Roma era riuscita in partite anche come quella contro l'Inter dove per 60 minuti circa e in inferiorità numerica aveva tenuto testa agli avversari" ha spiegato ai microfoni della tv ufficiale.
"La Proprietà e la dirigenza sono presenti. Già da ieri si è aperto un tavolo di confronto con la squadra su questo argomento. Sappiamo dove intervenire e dobbiamo mantenere i piedi per terra, avere calma ma anche determinazione perchè quello che puo mancare all'Udinese può essere un risultato ma non l'orgoglio e la voglia di dare il massimo per onorare la maglia dell'Udinese e la sua storia considerati i 123 anni di vita. 
Siamo convinti che questa squadra quando va in campo concentrata ha tutte le carte in regola per generare partite migliori di quella di ieri e che poi ha fatto riflettere e arrabbiare tutti. E aggiungo: la partita era chiusa dal pronostico perchè la Lazio è la squadra più in forma del campionato e viene non a caso da 6 vittorie consecutive. Assolutamente non si può affrontare una partita come questa per non cercare di stupire e contrapporsi all'avversario in maniera orgogliosa e importante. La squadra di contro si allena bene, si prepara con determinazione. Ieri però ha mostrato un lato della sua caratterialità su cui poi abbiamo l'obbligo di intervenire repentinamente affinchè non si ripeta più".


Il primo segnale è appunto il ritiro?
"Il ritiro non è che sia la panacea, ma dobbiamo apporre dei correttivi. Credo molto in questa squadra ed ecco perchè sento che sia necessario pungolarli nell'aspetto che deve essere anche educativo al fine che non ripeta certi errori che possono affiorare anche in base alle esperienze degli anni precedenti. Questa squadra quando è concentrata può tenere aperta qualsiasi partita, anche le più difficili".



Come mai alcuni giocatori rendono bene nelle rispettive nazionali e con la maglia dell'Udinese meno?
"Questo aspetto ci ha turbato perchè ci sono giocatori di esperienaza e di grande prossionalita che commettono falli di frustazione o interpretano in maniera errata quanto hanno provato in allenamento e che ci hanno sorpreso! E il tecnico, adesso, andrà a toccare questi aspetti per le prossime partite e sono aspetti che vanno di certo migliorati. Non c'è grande pressione come accade in altre piazze perchè l'ambiente di Udine aiuta, i fischi sono arrivati al termine di una prestazione quando non è stata idonea altrimenti sono arrivati meritati applausi. Ieri però sono rimasto deluso, non dal risultato ma dall'interpretazione di quei primi 45 minuti che non è ammissibile nel rispetto di tutti i valori di una maglia come quella dell'Udinese".

Come si spiega il rendimento di De Paul con l'Udinese e con la maglia della sua Nazionale?
"A me piace parlare di un problema di squadra. Posso dire che De Paul è un grande giocatore e sono convinto che nel tempo ci darà il rendimento consono alle sue potenzialità. Sono un suo estimatore. Lui magari potrà essere il bersaglio delle maggiori critiche essendo il giocatore più rappresentativo dell'Udinese in campo mondiale e perchè gioca nella Nazionale argentina, una delle più forti al mondo e che annovera giocatori di primissima qualità. Io guardo al gruppo-squdara e alle carenze che non deve più mostrare. De Paul può funzionare se tutta la squadra gira".

Quale sarà la durata del ritiro? Fino alla partita contro il Bologna?
"Stiamo facendo delle valutazioni perchè giocheremo, dopo la Coppa Italia, sabato contro il Napoli e già è previsto il ritiro del venerdì. Quindi ci sarebbe da discutere su un giorno. Quello che ha importanza ora sono i segnali che la squadra darà".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 02 dicembre 2019 alle 23:06
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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