Le elezioni amministrative della città di Udine, che si terranno tra il 2 e il 3 aprile 2023, potrebbero risultare decisive per la possibilità della Dacia Arena di ospitare alcune partite degli Europei 2032 qualora l'Italia vincesse come stato organizzatore. Facciamo un passo alla volta però. Il 9 marzo 2023, il Senato ha approvato al Governo il sostegno della candidatura avanzata dalla Figc per l'organizzazione della fase finale dei Campionati Europei di calcio. Tra i primi nomi dei possibili stadi che avrebbero potuto ospitare le partite della manifestazione, il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gravina e il Ministro dello sport Abodi avevano depennato dalla lista lo stadio dell'Udinese, in quanto non rispettava la capienza minima necessaria per una competizione di questo calibro. Ma con le prossime elezioni amministrative la situazione potrebbe cambiare. 

Il Comune, infatti, sarebbe già in accordo con l'Udinese per un piano di ampliamento dello stadio, in modo che l'impianto sia a norma per l'Europeo. Un punto della campagna elettorale di ogni candidato che potrebbe risultare decisivo durante lo spoglio dei voti. L'attuale sindaco di Udine, Pietro Fontanini, lo sa bene e predica ottimismo sulla buona riuscita dell'operazione: "Abbiamo un bello stadio e l'Udinese si è impegnata per i lavori di ampliamentoLa nostra posizione geografica è strategica rispetto a una buona parte d'Europa e il gioco del calcio è sempre un grande spettacolo. Dobbiamo superare alcuni step nei prossimi mesi per capire meglio la situazione. Abbiamo buone possibilità di riuscita, sia per la qualità dell'impianto sia perché, tra aeroporti e autostrade, abbiamo le infrastrutture che facilitano l'arrivo in città dai Paesi confinanti"

Ottimista anche il candidate Alberto Felice De Toni che però sottolinea: "Gli Europei sono un'occasione imperdibile: rappresenterebbero un rilancio ideale per l'economia e il turismo della cittàIl vero problema, però, è avere un'amministrazione comunale in grado di saper sfruttare al meglio questa opportunità. È ancora nelle menti di tutti gli udinesi quella triste foto del singolo spettatore seduto davanti al maxischermo posizionato dalla giunta Fontanini in una piazza Libertà deserta in occasione degli Europei di calcio Under 21 nel 2019. Quella non fu certo una buona pubblicità per la nostra Udine".

Della stessa linea è anche il candidato a sindaco Ivano Marchiol: "Va fatto un percorso di organizzazione che vada di pari passo con la città. Solo così questo grande evento diventa partecipato dal contesto locale, nell'ottica dell'accessibilità delle strutture e degli eventi. Se così non accade, l'Europeo diverrebbe solamente un'arma di distrazione di massa".

Stefano Salmè, infine, è contrario alla strumentalizzazione degli Europei di calcio per acchiappare qualche voto in più: "In una città che vanta squadre di altissimo livello in tutti gli sport è chiaro che si è a favore della candidatura per gli Europei. Molti, però, sono abili a lanciare in campo temi e argomenti che distraggono dai problemi che la gente di Udine deve affrontare ogni giorno, come l'inflazione al 10% o il caro bollette. Si distraggono da ciò che non sanno affrontare".

Tanti punti di vista ma che sottolineano una cosa: il binomio Udinese-Comune potrebbe riportare la città, dopo la manifestazione per l'U21, a organizzare un Europeo di calcio. La prima tappa di questo possibile percorso è fissata al 2 e 3 aprile, date delle elezioni amministrative che possono decidere il destino della Dacia Arena a Euro2032.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 20 marzo 2023 alle 18:50
Autore: Alessandro Vescini
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