Con la manovra Finanziaria da poco approvata dal governo per il 2024, il Decreto Crescita subirà delle modifiche. Questo ha subito aperto tutta una serie di forti dubbi, a livello di agevolazioni fiscali, per tutti quei giocatori che in questo momento possono godere di sgravi fiscali, permettendo alle società di appartenenza un corposo risparmio.

Si pensava che inizialmente che il Decreto venisse quindi a decadere per alcuni giocatori in seguito ai nuovi parametri introdotti, restando valido solo per altri. Così però non dovrebbe essere. Stando infatti a quanto riportato da Calcio e Finanza, portale esperto nel settore,  le novità non dovrebbero riguardare il mondo del calcio italiano. In un passaggio del comunicato governativo reso noto al termine del Consiglio dei Ministri, si legge si legge infatti che resteranno "invariate le disposizioni per i ricercatori, professori universitari e lavoratori dello sport già previste".

Sarebbe quindi inutile parlare di discriminante in base al tetto di ingaggio da 600 mila euro l'intero areale dei calciatori professionisti che spostano la propria residenza in Italia proseguirà nel vedersi risparmiato il 50% della quota lorda. Dovrebbero esserci invece degli aggiustamenti nei seguenti criteri per vedersi riconosciuti i vantaggi del decreto: l’essere stati residenti all’estero nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento in Italia; l’obbligo di permanenza in Italia per due anni a seguito del trasferimento di residenza e lo svolgimento dell’attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 17 ottobre 2023 alle 16:34
Autore: Davide Marchiol
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