Alla vigilia della gara di Cagliari, l'allenatore bianconero Gigi Delneri ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Che Cagliari si aspetta domani?

"Il Cagliari è una squadra insidiosa, che sfrutta bene il fattore campo. E' un punto avanti a noi e vorrà ottenere il risultato. Sarà una partita maschia, come è stato a Palermo e a Genova. Loro hanno la peggiore difesa del campionato, ma hanno anche segnato molto. Hanno subito gol contro squadre di livello. Concedono qualcosa, ma in attacco hanno giocatori di elevata qualità, come Farias, Sau, Borriello, Melchiorri, senza dimenticare Di Gennaro, il giovane Barella, Padoin, Isla, Alves, Storari. Domani questi ci saranno tutti e dovremo stare attenti alla loro conoscenza del calcio".

Col Napoli è stata l'Udinese meno bella?

"Se guardiamo il secondo tempo, forse sì, ma bisogna mettere sul piatto della bilancia anche il valore dell'avversario. Noi vogliamo sempre giocare bene, ma affrontiamo squadre che hanno qualità importanti. Possiamo giocare meglio come concetto, ma anche la gara col Napoli deve insegnarci qualcosa. Quando siamo corti possiamo combattere; se ci allunghiamo contro squadre dal buon palleggio, tendiamo a soffrire. Subito troppi gol? L'importante è che a prescindere subiamo meno le iniziative avversarie. Poi gli errori fanno parte del gioco. La mia idea è di lavorare sempre sul reparto prima che sul singolo. Stiamo lavorando bene. Si paga a caro prezzo a volte l'assetto globale difensivo. La squadra ha una sua fisionomia anche in attacco e per portare palloni avanti, vien da sé che qualcosa si possa concedere. Va anche detto che le uniche due sconfitte che abbiamo fatto da quando sono in panchina sono contro due delle prime della classe, che fanno anche la Champions' League".

Come è andata la questione Danilo?

"Abbiamo fatto parlare chiunque di questa cosa. Dispiace avere questa visione di noi all'esterno, ma in tutte le migliori famiglie il litigio ci sta. E' il lato negativo di fare allenamenti aperti a tutti, ma preferisco non fare allenamenti al riparo da occhi indiscreti. Togliere la fascia a un giocatore per un litigio mi sembrava decisamente esagerato. Quel che conta è che tutto sia rientrato, che i ragazzi siano concentrati e che domani faremo una bella partita".

Quando si potrà vedere l'attacco pesante dall'inizio?

"Per farlo bisogna saper occupare il campo. Possono giocare insieme ma devono coprire il campo distintamente. Il pallone lo si tocca poco, ci si corre dietro; per questo contano molto i movimenti senza palla e la copertura del campo".

Si può lavorare su Jankto esterno basso?

"Il ragazzo ha qualità importanti, ma non ha difesa. Può fare la mezzala o anche il tornante, perché ha passo e si muove bene senza palla. Credo molto in lui; è un ottimo giocatore, ma secondo me non può fare il terzino a 4".

Inizia una serie di gare in teoria abbordabili. Metterebbe la firma per 8 punti?

"Fosse per me io firmerei per 15 punti, ma dobbiamo fare il conto con gli altri. Dobbiamo continuare a far vedere in campo dei miglioramenti. I ragazzi stanno lavorando con il giusto atteggiamento. L'adrenalina sta salendo e vedere la voglia di fare bene per me è sintomo di garanzia. Speriamo di ottenere il nostro obiettivo il prima possibile, per poi giocare con meno pensieri".

Kone e Penaranda?

"Kone non è nella lista dei convocati per scelta tecnica. Penaranda sta facendo bene nell'ultimo periodo. Ha qualità importanti; è a disposizione, anche per questo faccio delle convocazioni leggermente più ristrette".

Come verrà rimpiazzato Felipe?

"Bisogna vedere chi ci sarà a sinistra, anche Samir è un'opzione perché i 20 che porto via sono tutti pronti a sostituire l'altro. Lui lì ci ha giocato, così come Adnan. Ho provato tutte le soluzioni possibili in allenamento. Nessuno è insostituibile in questo gruppo".

A volte la difesa non rinuncia troppo all'uno contro uno?

"La difesa ha l'uno contro uno nelle sue possibilità. A volte si temporeggia perché la palla determina il comportamento del difensore. Poi a fare la differenza ci sono le distanze, i tempi. Non è semplice trovare un'equazione; bisogna lavorarci in settimana a livello di concetti e inculcarli per il lavoro che c'è da fare durante la gara".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 26 novembre 2016 alle 12:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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