Danilo stavolta l'ha combinata grossa. Il capitano dell'Udinese in allenamento, in pochi minuti, è intervenuto duramente su Adnan, Penaranda e Lodi (costretto ad uscire anche anzitempo), costringendo Delneri a cacciarlo. Un comportamento e un nervosismo apparentemente senza senso. La squadra, infatti, nonostante la sconfitta contro il Napoli, è compatta e Delneri ha portato serenità all'ambiente. Proprio per questo, Danilo, in qualità di capitano e leader, non doveva commettere questa ingenuità. Un gesto simile potrebbe infatti compromettere la tranquillità ritrovata della squadra. Danilo non è nuovo a comportamenti che possono creare problemi all'ambiente.

Basti pensare a quanto accaduto lo scorso marzo con i tifosi, dopo la gara contro la Roma. Nel corso degli anni, in campo Danilo si è dimostrato un difensore molto affidabile, che raramente ha commesso errori e, con Karnezis, è stato l'anello forte del reparto difensivo bianconero, troppo spesso in difficoltà nelle ultime due stagioni. Fuori dal campo, però, Danilo non si è sempre dimostrato un leader vero, come dovrebbe esserlo chi indossa la fascia da capitano. Dietro quanto accaduto ieri, secondo alcuni ci sarebbe il fatto che Danilo non si senta a suo agio nella difesa a quattro, secondo altri ci sarebbero alcune voci di mercato. Tutto è possibile, ma l'unica certezza è che anche stavolta Danilo ha sbagliato e, nonostante in campo sia spesso risultato fondamentale, il suo atteggiamento non può portare ad una coesione del gruppo. Ora ci si attendono le sue scuse, ma, al di là di una possibile multa, la scelta migliore sarebbe quella di assegnare ad un altro (Felipe?) la fascia di capitano. Perché l'Udinese ha bisogno di un leader in grado di mantenere unito un gruppo giovane, non solo in campo, ma anche fuori.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 24 novembre 2016 alle 09:30
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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