Il progetto Apu Udine va avanti. A 48 ore dalla finale promozione persa contro Verona, il presidente Alessandro Pedone suona la carica in vista della prossima stagione. Queste le sue parole rilasciate in una lunga intervista ai microfoni di Udinese Tv:

Motivi della sconfitta? Quest'anno avevamo migliorato ancora il roster, inserendo dei senior di livello. La squadra oggettivamente ha dominato la regular season e la fase ad orologio. Contro San Severo, una squadra molto arrembante, abbiamo perso quattro giocatori, Mussini, Esposito, Lacey e Italiano. Questi infortuni hanno inciso in maniera determinante nel nostro cammino ai playoff. Siamo riusciti a sopperire in qualche modo ma ovviamente senza rotazioni a livello fisico ne abbiamo risentito parecchio. Non è una questione legata alla di preparazione atletica. Quando sono venute meno le energie ovviamente anche a livello mentale abbiamo sofferto. Il campionato di A2 non è facile, non puoi sbagliare nulla. C'è grande rammarico. Questo è uno sport maledetto dove vincere la stagione regolare non basta. Ci deve servire da lezione. Ho elaborato velocemente questa sconfitta, faccio i complimenti a Verona, una grande squadra che ha meritatamente vinto sul campo. Dopo aver rifondato la società due anni fa raccogliamo comunque dei risultati importanti. Dobbiamo ripartire da qui per costruire il futuro. Penso che la tripla di Anderson sulla sirena, oltre a far vincere Gara 2 a Verona, abbia cambiato nettamente la storia dell'intera serie. Se fossimo riusciti ad vincere quella partita sono sicuro che ce la saremmo giocata in maniera diversa 

Il mio impegno? Io non mollo e non lo faranno nemmeno gli altri investitori. Non commento nemmeno le voci di un mio passo indietro dopo la mancata promozione. Confermo che il progetto va avanti, sempre con la stessa ambizione. Il budget per la prossima stagione è già pronto ed è tra i più alti di tutto il campionato, il main sponsor è già confermato. Ho la fortuna di essere un imprenditore che nella vita ha fatto tanto, con l'Apu ritorno qualcosa al territorio, alla città. È un modo per fare sociale, per essere vicino alla gente. La società è sana, io la gestisco come fosse un'azienda. Abbiamo una delle raccolto di sponsorizzazioni più alte di tutta l'A2, un palazzetto praticamente sempre pieno. Ci sono quindi tutti i presupposti per continuare con le medesime ambizioni. I tantissimi mi hanno chiesto di rilanciare, lo farò. Mi fa davvero piacere sentire questa vicinanza della gente, ho ricevuto tanto affetto.  Quest'onda emotiva mi spinge a migliorare ancora, fin da subito mi sono messo al lavoro per costruire la squadra per il prossimo campionato.

Mercato? Non c'è molto tempo, dobbiamo pensare subito alla prossima stagione. L'infrastruttura della squadra è molto solida, penso vada ricalibrata ma non stravolta.

Cappelletti? È un giocatore che da tempo merita l'A1. Io l'ho voluto subito la scorsa estate, è il miglior giocatore di tutto il campionato. Ha tantissimo fosforo ma anche tanta adrenalina. È un grande professionista Il pubblico di Udine, che ne capisce di pallacanestro, non lo ha eletto per caso a proprio beniamino. Ha disputato un campionato stupendo. Io vorrei tanto che restasse ancora una stagione con noi, spetta a lui decidere quale sarà il suo futuro. Già quest'inverno aveva delle richieste importanti ma l'abbiamo blindato. Mi auguro che possa completare il percorso iniziato questa stagione. Attendo da lui una risposta a breve termine. Molto della costruzione della futura squadra dipenderà dalla sua scelta. 

Antonutti? Il capitano rappresenta il dna di questa squadra. Non si discute. Se lui intende restare per me resta. Non serve un contratto, lui è la spina dorsale della nostra squadra. Quando scende in campo riesce ancora a spostare gli equilibri. 

Americani? Le squadre deboli si basano solo sugli americani. Abbiamo sempre avuto americani di alto livello ma di complemento, giocatori d'organizzazione più che giocatori da ultimo tiro. Il nostro roster quest'anno si basava su gruppo davvero forte di italiani. Stiamo guardando il mercato, posso confermare che sono tantissimi i giocatori vogliono venire a giocare a Udine. 

Tanta concorrenza in A2? Giocare contro squadre forti per me è sempre stato un stimolo. Un campionato così è bellissimo. Andare a Cantù, a Bologna, a Forlì è bello. Ho ricordi bellissimi di queste partite che abbiamo giocato in passato. 

Palazzetto? Stiamo parlando con le istituzioni. Gli imprenditori che stanno dietro il progetto Apu hanno le spalle per sostenere un progetto di partenariato con il pubblico. Perdere l'occasione del PNRR sarebbe sbagliato".

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 15 giugno 2022 alle 00:29
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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