Si chiude il girone d'andata della serie A2: nel girone rosso, quello che coinvolge le due formazioni della provincia di Udine, ancor da decidere l'ultima formazione che si disputerà la Coppa Italia nella Final8: non a caso, saranno proprio Udine e Cividale a contendersi la quarta piazza, ultima utile per partecipare al torneo.

Reduce da due sconfitte consecutive, Udine sarà di scena a Nardò (tutte le gare si giocano, contemporaneamente, alle 18 di domenica sera) che ha appena inserito Russ Smith, americano da 73 punti in due gare; dopo diverse vittorie in chiaroscuro ed una rimonta nell'ultimo quarto contro Chieti, la formazione bianconera ha perso la straprovinciale al PalaGesteco, suscitando le ire del proprio presidente (il quale poi ha parzialmente corretto il tiro rispetto ad alcune dichiarazioni francamente irricevibili), ma soprattutto è stata spazzata via al Carnera da una Forlì quadrata e decisa. Sessanta punti malcontati degli 81 realizzati dall'A.P.U. sono stati infilati dai due americani; che una squadra si appoggi agli stranieri, in A2, è piuttosto comune: meno accettabile, forse, è la scarsissima produzione offensiva dei compagni di Sherrill e Briscoe, giocatori di chiara fama e carriera da cui, forse, è lecito attendersi di più. Non mi fanno impazzire le carrettate di critiche che ormai attorniano coaching team e squadra, ai quali addetti ai lavori, sostenitori e ambiente riservavano invece lodi e blandizie fino a un paio di settimane fa: la verità è che Udine è una squadra anomala, priva del classico asse playmaker-pivot e che diffonde tanto talento attorno all'arco dei tre punti. Voci insistenti dicono che sia in entrata Alessandro Gentile ed in uscita Mian e Palumbo: voci, appunto. Le quali, però non mi fanno impazzire. Il trentenne di Maddaloni esce da qualche stagione non splendida, qualche problemino di troppo con gli spogliatoi e soprattutto un infortunio estivo; è 'a spasso', resta da capire (se arrivasse) con quale piglio entrerebbe nel locker room di capitan Antonutti. Rinunciare a Palumbo, poi, dopo averlo ammantato di essere la nuova speranza del basket nazionale assumerebbe toni grotteschi. Voci, appunto; fantabasket che non ha mai attirato più di tanto le mie attenzioni.

La verità è che questo sistema di gioco ha bisogno di tempo, tanto tempo, e pazienza, tanta pazienza. Quando si vuole intraprendere una strada così innovativa bisogna essere disposti anche a sacrificare un'annata sull'altare del rodaggio. Un consiglio alla comunicazione A.P.U.: tutti sappiamo che Udine è arrivata all'atto finale dell'anno scorso avendo vinto quasi tutte le partite; ricordarlo ancora oggi è controproducente. Permettere infatti paragoni fra quella squadra, diretta dal miglior playmaker italiano, e questa è masochista e ingeneroso.

E Cividale? Ospita Chiusi in una gara dal livello di pericolosità elevatissimo. I biancorossi toscani sono lontani parenti dall'edizione dell'Umana sconfitta da Udine ai playoff della stagione scorsa, e proprio per questo potrebbe apparire una vittima predestinata nel fortino del PalaGesteco: Chiusi ha però vinto due delle ultime cinque gare, raddrizzando parzialmente una classifica pericolante e lasciando Chieti e Ravenna in fondo alla classifica.

La Gesteco ha assaggiato il pane duro delle tre gare in sette giorni, condite dalla lunghissima trasferta di San Severo, che al netto delle due vittorie su tre e della sconfitta bruciantissima in terra foggiana ha portato come eredità affaticamento e qualche infortunio di troppo. Dell'Agnello fuori, Cassese quasi, Rota in campo in condizioni 'disperate' sono chiara causa, assieme all'inizio ed alla fine ben performanti della Pazienza Allianz, del mancato filotto di tre vittorie sfumato con la palla rubata da Bogliardi a 8'' dalla fine. È un peccato, perchè sotto 2-18 al 3' i boys del Pilla erano risaliti al 53-45 del 33', che ci racconta di un51-27 nella mezz'ora centrale. La Gesteco ha sciupato troppe occasioni offensive, alcune semplici, permettendo ai pugliesi di ribaltarla, come detto, in extremis.

Cose che capitano, è basketball: il patròn Micalich, nel dopo-straprovinciale, ('falsamente?') gongolava dell'impossibilità di accedere alle finali di Coppa Italia; la sconfitta di Udine contro Forlì invece dice che se la Gesteco battesse Chiusi e altrettanto facesse Nardò contro l'A.P.U., il quarto posto sarebbe appannaggio proprio dei ducali. Onestamente, speriamo che le due compagini udinesi portino a casa la 'ghirba' e alle finali ci vada Udine, probabile vada così.

Gesteco deve invece dedicarsi all'inserimento di Clarke, ancora lontano da una forma vicina a quella necessaria, ma soprattutto deve leggersi dentro chiedendosi conto di questi blackout, in cui rovina quanto conquistato con sofferenza, grinta, tecnica e tattica. La formazione è giovane per l'A2 ed il gruppo, in gran parte confermato, gioca ancora assieme non per gratitudine ma per effettive qualità.

Domenica, come detto, salto a due alle 18:00 per tutte le gare: buona ultima giornata del girone d'andata a tuttǝ.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 14 dicembre 2022 alle 18:51
Autore: Franco Canciani
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