Quello di ieri è stato un Pordenone che raramente abbiamo visto: forse solamente nel passaggio Rastelli-Tedino, come sempre accade quando c’è un cambio di tecnico, la squadra aveva dato impressioni di un debole miglioramento, giocando con grinta e voglia. Se a queste però non si aggiunge la qualità, che è propria di ben pochi elementi della rosa Deli, inspiegabilmente sostituito, Torrasi, Cambiaghi in primis, i risultati continuano a non arrivare, ed è anzi snervante continuare a perdere nonostante si faccia di tutto per conquistare almeno un punto. L’imprecisione sotto porta e certe sciocchezze che speravamo di non vedere più, invece, fanno sempre compagnia ai ramarri che così da un lato sprecano più di un’occasione, dall’altro ritrovano dopo molto tempo un rosso, per il gesto sconsiderato di Mensah.


La qualità vince sul cuore, ancora una volta, e ancora una volta una partita molto equilibrata viene risolta da un episodio, un gran gol di Pettinari. Non c’è dunque da recriminare, da dire che si meritava di più: Iannarilli ha parato tutto così come Perisan, mentre a Perugia i ramarri uscivano vincitori proprio con un gran gol di Cambiaghi, in una partita destinata al pareggio come quella di ieri. Questo è il calcio, semplicemente. Senza qualità questa squadra rimane destinata a retrocedere, banalmente perché fatica moltissimo a trovare un gol e a passare in vantaggio, trovandosi spesso a difendere o a rincorrere il pareggio e non la vittoria come primo risultato. E dunque quella grinta in più, se priva della qualità necessaria, diventa totalmente inutile.
Sezione: Pordenone / Data: Mer 02 marzo 2022 alle 09:00
Autore: Alessandro Poli
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