Pordenone-Brescia. Il copione più o meno è sempre lo stesso: si segna e si va in vantaggio, ma non si riesce a raddoppiare e prima o poi gli avversari la buttano dentro, stavolta sfruttando una sfortunata deviazione di Bassoli. Tesser poi le prova tutte perché sa che questa è una partita fondamentale per il cammino neroverde, ma nulla da fare, nemmeno con il tridente più Ciurria più Gavazzi, e con il Brescia in dieci. Certamente in questo match si è visto un Pordenone diverso e migliore rispetto a quello di Pisa, ma il riscatto alla fine non è arrivato, la classifica non cambia e i playoff, ammesso che continuino a essere un obiettivo, rimangono lontani.

In campo molto turnover, visto che già venerdì si replicherà a Chiavari contro l’Entella, c’è soprattutto da segnalare, dopo tante panchine, una buona prestazione, con la fascia di capitano al braccio, di Gianvito Misuraca. Si confermano anche Scavone, uno dei pochi positivi di Pisa, e Ciurria, decisamente il migliore per le sue iniziative che accendono la partita e fanno paura alla difesa lombarda. In generale comunque l’intero attacco lavora bene, con un Butic che dà sempre una mano quando serve e un Diaw che torna al gol e si sacrifica per la squadra andando a infastidire le ripartenze del Brescia. Anche la difesa, capitanata da Barison, regge e recupera compattezza dopo la brutta figura di Pisa, in particolare Chrzanowski, fondamentale in mancanza di Berra e Falasco, dimostra che sa fare meglio del blackout totale visto in toscana. Nei minuti finali, dopo un lungo infortunio, finalmente si rivede anche Gavazzi.

Come detto la prossima sfida è quella di venerdì contro l’Entella, fanalino di coda del campionato. Inutile dire che i tre punti, vista la situazione di classifica che si viene a creare ora, sono fondamentali: si cerca dunque il terzo successo fuori casa, mentre a Lignano ancora non si vince.

Sezione: Pordenone / Data: Mar 15 dicembre 2020 alle 23:39
Autore: Alessandro Poli
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