Due squadre che hanno bisogno di punti e di trovare continuità in zona gol. Ma soprattutto di riuscire a conquistare la prima vittoria in campionato. 
Cagliari e Udinese si affronteranno domenica 17 settembre nel lunch match delle 12.30 sotto il sole della Domus Arena. Il giornalista della Gazzetta dello Sport Nicola Angeli ha presentato la sfida della 4a giornata tra sardi e friulani:

Come arriva l’Udinese a questa sfida?
“L’Udinese arriva a questa sfida con il fiato sul collo dovuto al solo punto in classifica. Ci può stare la sconfitta con la Juventus, anche se nelle proporzioni ha comunque creato qualche fastidio, ma soprattutto nelle sfide con Salernitana e Frosinone in casa ci si aspettavano i tre punti. E così non è stato, in particolare con la squadra di Di Francesco, in cui si è visto poco. Non è stato uno 0-0 in cui l’Udinese ha tenuto bene il campo, ha sofferto molto soprattutto in mezzo, poi quando nei minuti finali ci si aspettava un po’ più di foga Sottil ha sostituito Lucca con Success e Samardzic con Keinan Davis, il baricentro si è abbassato di quindici metri e la squadra ha fatto molta fatica”.

Un inizio differente rispetto alla passata stagione.
“L’anno scorso, alla prima partita era arrivata una sconfitta contro il Milan, poi la successiva pareggiò in casa con la Salernitana. L’inizio non fu dunque molto diverso, la differenza sostanziale venne data dalla vittoria a Monza perché lì iniziò il filotto di vittorie consecutive. Rispetto alle prime tre dell’anno scorso ci sono due punti in meno. Guardando a quanto accaduto dopo sembra tanto, ma in realtà non è cambiato molto. È mancato però sulle tre partite quel successo che nella passata stagione faceva vedere le cose in maniera un po’ più rosea”.

Durante la sosta è tornato Pereyra, Samardzic dopo l’estate al centro del mercato è tornato dentro al progetto, ci sono diversi elementi che sono rimasti dalla scorsa stagione. Che squadra è l’Udinese oggi? Cosa bisogna aspettarsi a livello tattico?
“A livello tattico il Cagliari non si dovrà aspettare sorprese. L’Udinese gioca allo stesso modo della passata stagione. Sottil vorrebbe fare le stesse cose, ma non ha più gli stessi uomini. Ha cambiato poco, siamo abituati a considerare l’Udinese con Beto, ma la coppia che nella passata stagione andava per la maggiore inizialmente era Deulofeu-Success. Quindi si giocava molto, così come quest’anno con Lucca, con il lancio lungo, la palla addomesticata e le seconde palle. Tuttavia, rispetto allo scorso anno, c’è un Udogie in meno: un giocatore che giocava spesso in avanti, mentre quest’anno l’Udinese ha Camara. Che non è un cattivo elemento, ma non è un titolare di una squadra di livello medio-alto in Premier come si è rivelato essere Udogie adesso. E poi non c’è Deulofeu, c’è sì Thauvin che è un buon elemento ma non spacca le partite come il catalano. Di conseguenza c’è molta più difficoltà”.

Si potrebbe dire che l’Udinese al momento ha qualche problema in attacco come il Cagliari. Entrambe hanno segnato solo un gol nelle prime tre gare.
“Sì, in attacco al momento c’è poco. Come detto, la squadra ha perso il suo realizzatore principale. Va tenuto però in considerazione che nella passata stagione quindici gol sono arrivati da tre individui che ci sono ancora: il secondo attaccante dell’Udinese è stato il trio Pereyra, più Samardzic, più Lovric che hanno fatto cinque gol a testa. Pereyra è stato reintegrato adesso, Samardzic e Lovric invece ci sono e sono le due mezzali titolari. Tanto che l’unico gol al momento è stato segnato da Samardzic. Se il serbo non tradisce o ha tradito poco dal punto di vista realizzativo, vengono però a mancare gli altri. Che ora devono alzare un po’ il proprio livello. Se Samardzic ha fatto un po’ vedere di essere in forma e di avere la conclusione tra i piedi, gli altri elementi non hanno incantato come Lovric o sono arrivati pochi giorni fa come Pereyra”.

In campo che Udinese ci sarà? Ci sono dubbi sulla formazione?
“Ci sarà Silvestri in porta naturalmente. Poi la linea dei difensori sarà composta da Neuen Perez, Bijol e Kabasele. A destra c’è l’unico dubbio tra Joao Ferreira ed Ebosele, poi Samardzic, Walace, Lovric, Camara. E davanti Thauvin-Lucca”.

Quale può essere il punto debole dell’Udinese che il Cagliari potrebbe sfruttare per conquistare la vittoria che manca anche ai rossoblù?
“I punti deboli al momento sono le fasce. Chi giocherà da quelle parti, soprattutto sulla sinistra del Cagliari, troverà terreno fertile perché Joao Ferreira non si è ancora tanto inserito nel contesto dell’Udinese e Samardzic non garantisce una grande copertura. Se da quella parte giocano elementi con gamba o personalità, Jankto con il classico dente avvelenato da ex e Luvumbo che è molto rapido, le loro sovrapposizioni potrebbero fare veramente male all’Udinese”.

Sezione: Notizie / Data: Ven 15 settembre 2023 alle 10:18
Autore: Joseph Lumia
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