Da “ora scusate ma torno ad occuparmi di tutti gli altri sport” a “il paese è ripartito in sicurezza, è giusto che lo faccia anche il calcio” sembra passato un secolo. Eppure le dichiarazioni, entrambe del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, si distanziano di soli 16 giorni. Poco più di due settimane, dal 3 al 19 maggio, in cui il suo pensiero è radicalemente cambiato per sua stessa ammissione: “Mi sto rendendo conto che a cambiare idea non sono soltanto io in questo periodo: penso alla UEFA, che ha differito la data entro la quale comunicare l’eventuale ripresa del campionato”. Cosa c’è stato nel mezzo? Tante e variopinte polemiche. Ma pure una curva dei contagi e dei decessi in costante seppur non rapidissima decrescita. Poi l’opposizione della Serie A al precedente protocollo di ripresa degli allenamenti, così come la ripartenza della Bundesliga (+320% di spettatori rispetto ad un “normale” turno di campionato). L’impatto economico potenzialmente devastante derivante da uno stop “in stile Ligue 1” e infine le pressioni bipartisan verso l’indecisionismo sul tema. Un quadro astratto e caotico, che però ha portato al dietrofront del Ministro su consiglio del Cts. Squadre in campo, a gruppi e senza isolamento collettivo preventivo, e calcio italiano che prova faticosamente a ripartire, insomma. Già nelle prossime ore, chi prima chi dopo dipenderà dalle rispettive forze finanziarie ed organizzative.

28 maggio, la Serie A conoscerà il proprio destino - La notizia attesa dall’intervista della serata di ieri doveva essere proprio questa. Quella della ripresa degli allenamenti di gruppo secondo le volontà dei club. E invece Spadafora ha sorpreso tutti dando finalmente un riferimento temporale per pensare, lavorare, sperare nella ripartenza della Serie A: 28 maggio 2020. Per quel giorno, ore 15, il Ministro ha infatti convocato una riunione, decisiva e decisionale, per capire una semplice cosa: la Serie A ripartirà sì o no? Gli accadimenti ultimi vanno in questa direzione, ma la scelta avverrà dopo un serrato confronto con Gabriele Gravina, Paolo Dal Pino e i rappresentanti della Lega Serie A. Anche se un indizio, in tal senso, potremmo averlo già nei prossimi giorni osservando i dati della curva dei contagi. Sarà quello, a detta di Spadafora, uno dei principali parametri di valutazione del rischio. Guardando quella, insomma, già nei prossimi giorni si potrà capire qualcosa in più sul futuro della nostra Serie A.

Sezione: Notizie / Data: Mer 20 maggio 2020 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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