Minuto 94 di un'epica finale di Coppa Italia: il bomber laziale di scorta Djordjevic si divincola dalla presa del diretto marcatore e scaglia un dardo impazzito che svernicia i due pali interni della porta difesa da Storari e viene risputato fuori; passano tre minuti nel primo tempo supplementare e l'altro bomber di scorta Alessandro Matri, quello di sponda bianconera, si avventa su una palla vagante in area e fulmina un Berisha non certo irreprensibile con rasoiata beffarda. In fondo, il trionfo della Juventus - decima Coppa Italia digiuno ventennale interrotto e provvisorio Doblete (il terzo della storia bianconera dopo quelli del 1960 e del 1995) - è tutto qui: e quando Eupalla decide da che parte stare non ce n'è per nessuno. Nemmeno per la stoica Lazio di Pioli che, a contrario di quanto visto nel doppio confronto di campionato, ha saputo tener testa alla squadra più forte d'Italia e forse ai punti sarebbe risultata persino superiore.

Botta e risposta in avvio: Radu sblocca le marcature svettando di testa tra le maglie di Pogba e Pirlo sugli sviluppi del calcio piazzato di Cataldi, Chiellini riequilibra il punteggio con acrobatica mezza rovesciata su sponda di Evra, imbeccato da calcio piazzato di Andrea Pirlo. Gara aperta e vibrante all’Olimpico; l’occasione migliore capita sui piedi di Parolo – assistito involontariamente da Pogba -, il cui destro incrociato di prima intenzione sfiora il palo alla destra di Storari. Secondo tempo equilibratissimo e a lungo avaro di emozioni, tutte concentrate nel finale di parziale grazie ai subentrati Djordjevic (al posto di Klose) e Matri (al posto di Llorente): se l’attaccante serbo non trova la coordinazione per trafiggere Storari su imbucata di Parolo e si fa ipnotizzare da Storari, Matri insacca a rete il lancio pennellato da Pirlo ma è in posizione di (millimetrico) offside al momento del suggerimento del compagno. Supplementari squarciati da due episodi risolutivi (entrambi nel primo parziale): Djoirdjevic colpisce un doppio palo interno dopo saetta mancina di rara bellezza, Matri sul ribaltamento di fronte buca i guantoni di un incerto Berisha con la rasoiata d'interno destro dopo che Mauricio si era immolata sulla conclusione a botta sicura di Tevez.

Sezione: Notizie / Data: Gio 21 maggio 2015 alle 08:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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