Quattro anni e mezzo per Stefano Mauri, sei punti di penalizzazione e ventimila euro di ammenda alla Lazio. Queste le dure richieste del procuratore federale Stefano Palazzi che accusa Mauri di due illeciti (3 anni di squalifica per l'illecito in Lazio-Genoa, più 6 mesi per la successiva combine in Lecce-Lazio, oltre a 6 mesi per gli effettivi risultati conseguiti e altri 6 mesi per la violazione del divieto di scommesse).

Queste le dichiarazioni dell'avvocato di Stefano Mauri in seguito alla sentenza: "Quattro anni e mezzo è una richiesta assolutamente afflittiva, fondata su presupposti insistenti ma che evidentemente rientra in quel disegno, quell'accanimento nei confronti del giocatore, del capitano, che dal nostro punto di vista non ha giustificazioni. Una richiesta pesante che colpisce peraltro anche la squadra. E questo più che altro per Stefano Mauri è motivo di profonda tristezza. C'è un'attenzione particolarmente decisiva sulla posizione di Mauri. Non possiamo non costatare come la procura federale abbia avuto la necessità di tre proroghe per arrivare al deferimento. Lo sviluppo degli argomenti del procuratore federale si tratta di un lavoro ben confezionato ma ampiamente prevedibile, scontato. Nulla è stato aggiunto, rappresenta il corollario obbligatorio del teorema già rappresentato da gip di Cremona, Salvini in quell'ordinanza sciagurata che ha portato a suo tempo Mauri in prigione".

Sezione: Gli ex / Data: Gio 25 luglio 2013 alle 14:40
Autore: Davide Puglisi / Twitter: @davide98p
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