Se le partite finissero all'80', l'Udinese sarebbe comodamente salva da un paio di giornate. In questa stagione pressoché incomprensibile, la squadra di Andrea Sottil prima e Gabriele Cioffi poi ha dato ben poche certezze ai suoi tifosi, ma una cosa è apparsa evidente: quando manca poco e si è avanti bisogna prepararsi al peggio. I bianconeri infatti si sono lasciati sfuggire ben 17 punti da situazioni di vantaggio quando mancavano meno di 10 minuti alla fine, un dato che fa venire il sangue amaro pensando alla situazione di classifica in cui la squadra si trova impantanata.

La prima beffa risale al 23 ottobre ed è costata la panchina all'ex giocatore, tra le altre, di Fiorentina, Atalanta e Udinese. I bianconeri, reduci da un avvio choc con 0 vittorie e 6 punti in 9 partite, affrontano al Bluenergy Stadium il Lecce, diretta concorrente nella lotta salvezza. Thauvin si sblocca su rigore e porta avanti la squadra di Sottil, che resiste e sembra finalmente aver rotto la maledizione. Fino all'83' minuto, quando Piccoli con una zampata anticipa i difensori sul cross di Sansone e sigla la rete dell'1-1: primi 2 punti persi.

Sulla panchina arriva Cioffi e dopo il pareggio di Monza arriva un po' a sorpresa la vittoria a San Siro contro il Milan. L'Udinese sembra aver finalmente alzato la testa e nella sfida seguente, in casa contro l'Atalanta, persino aver trovato continuità: Success sbaglia il rigore dell'1-0 al 31', poi però Walace rimedia segnando da fuori (complice una deviazione) poco prima dell'intervallo. Al 90' i bianconeri sono ancora avanti. Sembra tutto fatto e 3 punti darebbero coraggio, ma in pieno recupero Kristensen si perde Ederson al centro dell'area, che di testa batte Silvestri: 1-1.

Dopo l'Atalanta tocca alla Roma, che all'Olimpico la sblocca con Mancini al 20' e dopo il pari di Thauvin al 57' torna avanti all'81' con Dybala e chiude i conti al 90' con El Shaarawy, rimandando a Udine i bianconeri con la coda tra le gambe. Ad attenderli c'è lo scontro diretto contro il Verona, una partita divertente in cui però la squadra di Cioffi, avanti 2-0, viene ripresa sul 2-2 dallo stupendo gol di Ngonge in sforbiciata. Al 72' Lucca riporta avanti i bianconeri, che si chiudono a difesa del risultato e, scaduti abbondantemente i 5 minuti di recupero, sembrano vicini a portare a casa i tre punti. All'ultimo istante però l'ennesima beffa: SIlvestri buca l'intervento e Henry pareggia al 97', spegnendo i cori del pubblico bianconero. 

Ma non finisce qui: il 17 dicembre l'Udinese conduce per 2-0 sul Sassuolo, prima che due clamorose ingenuità difensive offrano a Mimmo Berardi, uno specialista, altrettanti calci di rigore: il primo al 75', il secondo all'88'. Nulla di nuovo sotto il sole: siamo già a 9 punti andati in fumo. Non va meglio contro il Torino, in trasferta: Zarraga fa 1-0 all'81', ma Ilic salva Juric e all'88' ferma per l'ennesima volta i bianconeri.

Stessa dinamica a Firenze: Lovric la sblocca, Beltran pareggia, Thauvin al 73' illude e Nzola all'87' riporta i friulani alla realtà. 13 punti persi, ma il peggio deve ancora venire. Contro il Milan infatti la beffa è doppia, perché l'Udinese viene ribaltata e da avanti 2-1 chiude sconfitta 2-3, con due gol nei 10 minuti finali. All'83' Jovic pareggia i conti, al 93' Okafor porta il diavolo in paradiso. 3 punti andati, siamo a 16.

Per l'ultimo punticino mancante non bisogna andare troppo indietro con la memoria: lunedì 8 aprile, Udinese-Inter è 1-1 al 90'. In pieno recupero Lautaro centra il palo e con Okoye battuto Frattesi ha più fame di tutti: arriva per primo sulla palla, segna e si va a prendere i 3 punti. E ora basta fare i conti: se l'Udinese non avesse sprecato tutte queste occaisoni, come sarebbe ora la classifica? Aggiungendo i 17 punti lasciati per strada, i bianconeri ora sarebbero a quota 45, ampiamente salvi e in corsa per un posto in Europa. Senza contare che Verona, Lecce e Sassuolo, tutte dirette concorrenti nella lotta per non retrocedere, avrebbero un punto a testa in meno. Una stagione completamente diversa, per cui sarebbe bastati un po' di sangue freddo e di attenzione in più.

Sezione: Focus / Data: Gio 11 aprile 2024 alle 16:18
Autore: Gabriele Foschiatti
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