Oumar Solet, dal suo arrivo all'Udinese, è stato al centro del dibattito. Le sue prestazioni hanno sorpreso più di un addetto ai lavori ed era stata elogiata la lungimiranza dei bianconeri, capace di firmare da svincolato un difensore di livello. Di partita in partita è cresciuto, diventando uno dei leader tecnici della squadra e un punto di riferimento in difesa. Spesso ha dimostrato di sapersi prendere rischi e responsabilità importanti, che però non sempre hanno pagato.

Avere personalità per un calciatore è un'ottima dote, tuttavia dev'essere bilanciata, per non esporre i propri compagni ad azzardi inutili. Le sortite offensive hanno portato ottimi spunti, come il gol contro l'Inter o l'assist per il gol di Iker Bravo contro il Venezia. In difesa, la tendenza a saltare l'uomo o a cercare la giocata più complicata può essere dannoso. 

Contro la Juventus, nell'ultima giornata di campionato, si è reso protagonista in negativo sull'azione di Nico Gonzalez: lo juventino trova un contatto al limite del fallo, ma il rischio che si prende il difensore francese era nettamente evitabile. Piuttosto di puntare il proprio diretto avversario in area di rigore, avrebbe potuto alleggerire il pallone a uno dei suoi compagni.

Per diventare un difensore di alto livello c'è bisogno di personalità ma anche di concentrazione. Solet, pur essendo una delle note più positive della stagione dell'Udinese, forse condizionato da vicende extracalcistiche e da voci di mercato, ha ancora molta strada da fare.

Sezione: Focus / Data: Lun 19 maggio 2025 alle 12:31
Autore: Francesco Maras
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