Udinese, gli Up & Down della settimana: mal di Olimpico per i bianconeri

Ennesima gara all'Olimpico contro la Roma dalla quale i bianconeri ne escono con le ossa rotte. Sarà il colpo d'occhio dello stadio, ma quando l'Udinese si trova ad affrontare i giallorossi nella capitale riesce sempre a sfornare una delle peggiori prestazioni del suo campionato. Runjaic ci aveva abituato fino a domenica ad un calcio di ri-aggressione e spinta verticale, ma l'ambiente di fuoco che si respirava all'Olimpico in occasione della gara ha contribuito a ridurre all'osso le opportunità di gioco friulane. Sono stati poi gli errori dei singoli a complicare ulteriormente i piani dell'Udinese, che accartocciata già dai continui assalti dei giallorossi non ha potuto che far altro di abbassare la testa e tornare in Friuli con un netto 3-0, ecco quindi gli Up&Down della settimana:

UP

Thauvin: Anche in una serata storta come quella dell'Olimpico, il francese si conferma come il "one man army" di questa Udinese. Aiuta i compagni a tessere le trame del centrocampo, che si trovava in netta difficoltà quando Thauvin non si abbassava in fase di costruzione. Nasce dai suoi piedi il tiro che potrebbe rimettere in parziale equilibrio l'inerzia del match, con il contropiede condotto da Brenner e concluso dal francese che si è visto togliere la gioia del momentaneo 2-1 da un riflesso strepitoso di Svilar. Momento di grazia per il numero 10 che oltre a ritrovare i propri colpi in maglia Udinese, potrebbe tornare a ritrovarli anche con la sua Nazionale, con il mister Deschamps che ha inserito la stella bianconera tra i pre convocati in vista degli impegni di Nations League del 10 e 14 ottobre.

Davis: Dal suo ingresso in campo al 45' riesce a stravolgere una fase offensiva che fino a quel momento definire inconcludente è tautologico. Arpiona e ripulisce qualsiasi pallone passi dalle sue zone di competenza, riuscendo anche più di una volta a sfruttare gli spazi lasciati in profondità dalla difesa della Roma, vedesi l'avvio del contropiede per il possibile 2-1, scaturito proprio dai piedi di Davis. La brutta prestazione di Lucca ha sicuramente contribuito ad esaltare ciò che ha portato sul rettangolo di gioco l'inglese, che in un solo tempo ha sicuramente fatto ripensare Runjaic a qualche sua scelta.

Touré: Un esordio all'Olimpico che sicuramente non dimenticherà. Entra al 75', e nei minuti che ha avuto a disposizione ha mostrato un'ottima solidità difensiva e buona propensione di spinta sulla fascia. 206 centimetri di altezza che si sono fatti valere sul rettangolo verde, con il debuttante che ha anche sfiorato con un'azione in solitaria il suo primo gol in Serie A. Giocatore interessantissimo, che vedremo molto probabilmente più da vicino in occasione del match di Coppa Italia contro la Salernitana.

DOWN

Lucca: Diversamente da quanto fatto nelle prime quattro giornate di campionato, il centravanti non riesce ad imporsi fisicamente sui propri avversari, che intrappolano Lucca in una serie di falli in attacco. Il cartellino giallo al secondo minuto di gara ha sicuramente contribuito alla prestazione insufficiente dell'ex Ajax, che ha lasciato il campo dopo soli 45 giri di lancette. Deve lavorare sulla gestione emotiva delle partite. 

Bijol: Inspiegabile l'involuzione del difensore, che tra il match al Tardini e quello all'Olimpico ha sfoggiato due delle sue peggiori partite da quando veste la maglia friulana. Colpevole sui primi due gol, non è mai realmente entrato nel ritmo della partita trascinando con sè tutta la linea difensiva dei bianconeri, apparsi inefficaci sulle ripartenze della Roma. Interventi scomposti e in ritardo, fallo da rigore e una prestazione nell'arco dei 90 minuti che deve finire nel dimenticatoio.

Kristensen: Anche lui, come il compagno di reparto, ha difficoltà ad assorbire gli attaccanti giallorossi, arrivando sull'uomo sempre con un tempo di gioco in ritardo. Poco efficace in fase di sviluppo dell'azione, non contribuisce significativamente alla causa friulana, perdendo più volte la sfera in impostazione.