Scontro salvezza decisivo contro la Salernitana che si chiude -come all'andata- con il risultato di 1-1. Sono da sottolineare alcune prestazioni positive, vedere Kamara o Thauvin, ma le scorie che lascia questa partita (sia in campo che fuori) superano i meriti dei singoli. Era una gara da vincere per scongiurare il pericolo retrocessione, e oltre a non portare a casa il risultato i bianconeri, guidati da Walace, sono rientrati prima negli spogliatoi per evitare la contestazione della curva. In mezzo alla bufera friulana, ecco quindi gli Up&Down della settimana:

UP
Kamara- Segna il gol più bello e al contempo pesante della sua carriera. Girata al volo che ristabilisce l’equilibrio in una partita fondamentale, permettendo all’Udinese di strappare un punto decisivo in vista della lotta salvezza. Al di là del gesto tecnico però, va sottolineato il rendimento in crescendo dell’ivoriano che sta macinando ottime sufficienze a suon di prestazioni, il Kamara sbadato e disattento di inizio stagione appare ormai un lontano ricordo. Spende tanto per la squadra, mostrando anche una buona duttilità in chiave di inserimenti, cosa che fino a poco tempo fa gli era mancata. Un giocatore rispolverato, che sulle ali dell’entusiasmo potrà approcciare l’ultima parte di stagione con una fiducia ritrovata.
 

Thauvin- Dopo le ultime giornate possiamo dirlo, il francese sta tornando ai vecchi fasti, gli ci è voluto un po’ ma ne è valsa sicuramente la pena. Quando sale in cattedra è impossibile fermarlo, con accelerazioni palla al piede degne di un fenomeno quale è, crea occasioni su occasioni, e nasce proprio da un suo traversone il gol capolavoro di Kamara. Un solo assist messo a referto che però non rende giustizia alla super prestazione dell’ex Marsiglia, date le varie occasioni costruite dal numero 26 sbaragliate dai suoi compagni di squadra.
 

Perez- Ennesima conferma della solidità difensiva del centrale bianconero. Oggi sarebbe impensabile vedere i tre dietro senza Perez, e solo immaginare che ciò sarebbe stato possibile nella sessione invernale fa rabbrividire. Vero leader della retroguardia friulana, gestisce come un veterano gli assalti degli uomini di Liverani, respingendo le cavalcate di Tchaouna e Candreva. Una difesa che parla argentino e che a breve potrebbe estendersi anche allo sloveno, con Bijol prossimo al rientro in gruppo, innesto che va a fortificare un reparto ancora in fase di lavori in corso.
 
DOWN
Ebosele- Un'inversione di tendenza repentina e che pone l'irlandese nell’occhio degli insufficienti gravi. La corsa rimane sempre il suo marchio di fabbrica, ma i problemi iniziano quando la sfera entra in suo possesso. Cerca forzatamente il dribbling, cosa che più volte non riesce, facendo risultare il classe 2002 molto impacciato palla al piede. Molto ingenuo nelle due ammonizioni, complica la vita dei compagni costringendoli a giocare per una mezz'ora abbondante con l'uomo in meno. Una parola a riassumere la sua partita: evitabile (in ogni sfumatura).
 
Walace- Il giocatore che più sta facendo discutere, colpevole di un gesto di stizza nei confronti della curva. Al di là della prestazione infatti -sotto la sufficienza-, non è passato inosservato ciò che il brasiliano ha invitato a fare ai suoi compagni di squadra, ossia di disertare la contestazione sotto la curva. Un atteggiamento che non è accettabile da alcun giocatore, e soprattutto dal capitano, che invece di spegnere un principio di incendio, getta sopra la pila di legna una cisterna di benzina.
 
Lovric- Uno dei giocatori più involuti dalla scorsa stagione. Svolge il compitino, ma quando ha la possibilità di alzare l'asticella all'interno della partita fa sempre un passo indietro. È clamorosa l'occasione non sfruttata sulla finezza di Thauvin, con lo sloveno che da un’ottima posizione non punisce Ochoa, facendo sibilare il pallone vicino al palo. Amministra bene la sua sezione di competenza, ma quando c'è da osare con un dribbling o un passaggio tagliato il numero 4 preferisce rimanere nella sua comfort zone.

Sezione: Focus / Data: Mar 05 marzo 2024 alle 10:23
Autore: Andrea Bigetti
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