1 Febbraio 2014, Stadio Dall’Ara, Bologna: un giovanissimo Simone Scuffet, allora non ancora diciottenne, si appresta a fare il suo debutto in Serie A con la maglia dell’Udinese, lanciato da Francesco Guidolin. Scuffet sembra essere il predestinato a proteggere la porta bianconera, un friulano per i friulani. Le prestazioni sono convincenti, e Scuffet scala passo dopo passo le gerarchie, attirando l’interesse dell’Atletico Madrid, che sembrava ad un passo dall’aggiudicarsi il giovane portiere. Da questo momento però, il proseguo della storia prende una piega inaspettata: il rifiuto all’Atletico Madrid e l’arrivo di Karnezis, confinano Scuffet ad un ruolo secondario all’interno della squadra, che lo porterà piano piano sempre più lontano da Udine.

Domenica, il portiere friulano classe 1996, ritroverà l’Udinese e il suo popolo, ma lo farà da avversario. Il ventisettenne infatti nella stagione in corso ha conquistato il posto da titolare in quel di Cagliari, con mister Ranieri che sta dando massima fiducia al numero uno azzurro. Il portiere ex Udinese è ormai un punto di riferimento per la difesa dei sardi: dopo l’esordio in maglia rossoblu contro la Roma nella gara d’andata infatti non ha più visto la panchina in Serie A, mettendo a referto 17 presenze consecutive.

Il percorso di Scuffet è stato molto particolare, iniziato con aspettative altissime dopo i primi esordi in maglia bianconera ma proseguito poi con diversi prestiti in giro per l’Italia e per l’Europa. Le ultime esperienze sono forse quelle che hanno maggiormente formato Scuffet, con le stagioni vissute con la maglia dell’Apoel Nicosia (stagione 2021/2022) e del CFR Cluj (nella passata stagione). Con la maglia del club romeno inoltre, ha assaporato l’opportunità di affrontare una competizione europea, partecipando alla Conference League, arrivando fino agli spareggi quando il Cluj fu eliminato di misura dalla Lazio. Sicuramente, questo continuo cambio di meta ha da una parte influito sulla carriera di Scuffet, che non è mai riuscito a trovare una solida continuità all’interno di un club, ma dall’altro lato ha contribuito al miglioramento del portiere, ponendolo a confronto con realtà diverse, fino al rientro, questa volta si spera definitivo, in Italia.

Per l’Udinese e per Scuffet sarà una sfida senza dubbio emozionante, che farà riaffiorare anche il passato con i leciti dubbi sul come sarebbe potuta andare se le cose si fossero sviluppate in maniera diversa. Il passato però è ormai storia e nella sfida di domenica Simone rappresenterà un avversario da battere. In palio ci sono tre punti importantissimi e vitali nella corsa salvezza, che entrambe le squadre si contenderanno con il coltello tra i denti. Ma siamo sicuri che al termine dei 90 minuti, tutto il popolo bianconero augurerà il meglio al portiere friulano per il suo futuro.

Sezione: Focus / Data: Ven 16 febbraio 2024 alle 19:16
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95
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