Non sarà solo Di Natale a lasciare domani sera contro il Carpi. Domizzi, veterano e colonna portante di quella grande Udinese formato Europa, dirà addio alla maglia bianconera. C'è però ancora un giocatore che contro gli emiliani vivrà la sua ultima gara con l'Udinese e che in questi giorni è passato sotto traccia: Giovanni Pasquale.

Il suo addio non ha fatto così rumore come quello degli altri due suoi compagni ma quello di Pasquale è allo stesso modo uno di quegli addii pesanti che mettono la parola fine ad un ciclo, ad un'era bianconera fatta di tante gioie e successi. Perchè con questa maglia questo terzino sinistro, cresciuto all'Inter, ne ha fatta di strada. Chilometri e chilometri macinati sulla quella fascia che con il tempo è diventata sua. Non sarà stato un funambolo, non sarà stato uno di quei giocatori che a guardarli ti lasciano a bocca aperta ma Pasquale è stato un uomo vero, sincero, onesto e sempre disponibile soprattutto con i tifosi con cui ha stretto un legame particolare. Sì perché Giovanni, in tanti anni in bianconero, si è "friulanizzato", diventando davvero uno di noi. Ecco, il Friuli, Pasquale lo ha dentro di sè, con tutti i suoi valori dell'importanza del lavoro, del sacrificio, del rispetto e dell'umiltà. Doti queste che valgono molto di più di qualche numero in campo o ti qualche tocco di classe. In una squadra di calcio infatti non servono solo i grandi campioni, di classe e fantasia, ma anche chi fatica. Pasquale è stato sempre un giocatore che ha fatto della corsa e della fatica il suo emblema. 

Molti ricordi mi legano a lui. Su tutti uno, indissolubile nei miei ricordi e nella storia del calcio di questa Udinese. E' il 4 ottobre del 2012. L'Udinese è in quel di Liverpool. Piove forte e il campo è pesante. Terreno per poche smancierie, adatto proprio per giocatori come Giovanni. L'Udinese è sotto contro i Reds, come ci si poteva aspettare ma tutto d'un tratto qualcosa di magico scende sullo stadio. Proprio Pasquale, cross teso per Di Natale che, di mezzo volo, infila l'incrocio. Tre tocchi ad alta velocità e precisione. E' il prologo di una ripresa memorabile. Il Liverpool accusa il colpo, anche perché il centrocampo bianconero aggredisce di più i portatori di palla in rosso. Il gol ospite ha tolto ai Reds la spavalderia. Insomma, Udine guadagna campo. Il match cambia padrone, in mezzo, e induce Rodgers a giocarsi gli assi, Gerrard e Suarez, risparmiati all'inizio. Poi, punizione per l'Udinese e Domizzi a staccare, il preoccupatissimo Coates, alle sue spalle, piomba sul pallone e lo colpisce in modo incosciente. Alle spalle di Reyna. Udine è in vantaggio. Il Liverpool ha il sangue agli occhi, ma pure traballa. Un minuto e arriva un secondo colpo da ko. I natale palleggia in area di rigore, spalle alla porta, poi serve al limite per l'arrembante Pasquale, sinistro che sa di siluro e finisce nello stesso angolino oltre a Reyna. Un colpo al cuore. Udinese in vantaggio sul 3 a 1.

Una notte magica che ci porteremo sempre nel cuore, GRAZIE GIOVANNI!

Pasquale e la notte magica di Liverpool
Sezione: Focus / Data: Sab 14 maggio 2016 alle 19:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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