Prima settimana di lavori al Bruseschi e in casa Udinese cambiano gli interpreti ma non l'idea alla base della squadra. Il 3-5-2 infatti sembra destinato a restare il pilastro delle zebrette che ormai da 13 anni, ovvero dall'arrivo di Francesco Guidolin in panchina, usano questo schema di partenza, salvo qualche rara parentesi come quelle di Iachini e Julio Velazquez. Ergo, si riparte dalle certezze, con delle coppie che in tanti ruoli sembrano già ben definite.

Sulle fasce per esempio a destra Ebosele è chiamato al salto di qualità, con Ehizibue in fase di recupero e pronto a sostituirlo in caso di bisogno, così come a sinistra la corsia è a posto con Zemura e Kamara. In mezzi, con i nuovi innesti che hanno prontamente sostituito i partenti Pereyra e Arslan, sono in sei, dietro forse un tassello ancora manca in attesa di conoscere il futuro di Becao e con un Ampadu che potrebbe arrivare come jolly.

Davanti invece c'è abbondanza ed è il reparto che fa un po' più riflettere. Se è vero che il 3-5-2 era ed è la base di partenza c'è anche da notare come là davanti ora Sottil abbia tantissima scelta. Deulofeu ha rinnovato il contratto, così come Success, mentre Thauvin sembra destinato ad avere un'altra chance, inoltre sono arrivati Brenner e Lucca che, insieme a Beto, costituiscono un pacchetto centravanti di tutto rispetto. Forse non dal primo minuto, ma a gara iniziata veramente tanti iniziano a sognare tridenti dal tasso tecnico veramente elevato e chissà che in ritiro anche il mister non pensi a questa soluzione a gara in corso provandola in qualcuno dei test che la società ha preparato per far sì che la squadra sia pronta per il primo impegno stagionale.

Sezione: Focus / Data: Ven 14 luglio 2023 alle 16:30
Autore: Davide Marchiol
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