L'importanza di Walace, la crescita dell'Udinese passa anche per il suo capitano

Con l'addio del Tucu Pereyra sono cambiate le gerarchie in casa Udinese non solo a livello tecnico, ma anche dal punto di vista della leadership. La fascia di capitano infatti è passata di mano ed è stata ereditata da Walace, che con più di 130 partite è l'uomo con la storia più lunga in maglia bianconera. Questo per lui sarà il quinto anno in Friuli ed è quindi arrivato di un ulteriore step in avanti, che stavolta dovrà essere caratteriale più che calcistico. Da molti infatti il brasiliano viene infatti indicato come il nuovo leader di questa squadra e ora dovrà riuscire a confermare che questa fiducia non è stata mal riposta.

Dal punto di vista tattico la crescita del brasiliano è stata esponenziale, frutto del duro lavoro in settimana. Arrivato dall'Hannover 96 nell'estate del 2019, dopo pochi mesi si è iniziato già a parlare di un suo ritorno in patria per il mancato ambientamento nella nuova realtà. Poi, con il grave infortunio di Mandragora, ha Walace ha trovato spazio diventando via via insostituibile per Gotti, cosa continuata anche con Cioffi prima e Sottil poi. Sempre più perno del centrocampo a cinque, l'anno scorso è arrivato al culmine, primeggiando nella classifica dei recuperatori di palloni della Serie A, davanti a un profilo come Lobotka del Napoli.

Quest'anno dovrà fare ancora di più visto che portare la fascia da capitano in un gruppo così giovane è un ruolo importante. È supportato da altri giocatori come Silvestri e Deulofeu, che di esperienza ne hanno da vendere, però poi in campo è lui che dovrà suonare la carica nei momenti di bisogno. La partita con il Frosinone è già un primo segnale che comunque la volontà non manca, ha giocato con una condizione fisica precaria e le parole di Sottil per lui sono state "Walace ha avuto qualche problemino fisico e in questo momento lì non c'è un giocatore con le sue caratteristiche e non lo avremo, gli altri hanno tutti caratteristiche diverse. Ha dovuto stringere i denti, è stato monumentale ed esemplare". La fiducia di tutti c'è, è giunto il momento per il brasiliano di prendere del tutto in mano le redini di questo gruppo così tanto ringiovanito dal mercato.