Tempo di saluti in casa Udinese. Panagiotis Kone ed Adalberto Penaranda hanno già le valigie in mano. Il greco è vicinissimo al Montreal Impact, mentre il venezuelano potrebbe approdare al Malaga. Entrambi sono reduci da infortuni muscolari, che hanno limitato il loro rendimento.

I rimpianti maggiori riguardano l’ellenico classe 1987. Arrivato in Friuli nell’estate 2014 dopo tre stagioni al Bologna, era considerato uno dei talenti più promettenti ed interessanti. Ed invece non è riuscito a lasciare il segno. “Pana” ha pagato i tanti stop forzati, conseguenza di un infortunio patito nell’ultima annata rossoblù, curato forse frettolosamente per consentirgli di disputare i Mondiali brasiliani e poi mai del tutto superato. All’Udinese resta il rammarico di aver visto solamente a tratti il vero Kone. Il meglio lo ha dato in Coppa Italia. Tutti ricordano ancora la splendida mezza rovesciata con cui beffò il Napoli, prima che i partenopei conquistassero il pass ai calci di rigore. E che dire della splendida girata con cui superò Marchetti nella sfida dello scorso anno all’Olimpico conto la Lazio? Un altro capolavoro di un giocatore dai guizzi da campione, ma estremamente discontinuo e fragile. Ha pagato anche il momento nero della squadra friulana e la negativa esperienza a Firenze, in cui Sousa non lo ha mai impiegato e realmente considerato parte della rosa a disposizione. Con più fortuna, Kone sarebbe diventato un punto di riferimento importantissimo per l’Udinese. Purtroppo, resterà nel novero dei grandi talenti inespressi in bianconero.

Discorso simile per Penaranda. Il venezuelano, accostato addirittura a Messi e Sanchez, doveva essere uno dei prodotti più interessanti in casa Udinese. Invece, non ha mai inciso e, per di più, si è trovato a fare i conti con l’ottimo rendimento di Perica, con la conferma di Zapata e la grande condizione di Thereau. Forse, il ragazzo classe 1997 non è ancora pronto. Sicuramente si farà, ma il momento della sua definitiva consacrazione non sembra essere ancora arrivato.
 

Sezione: Focus / Data: Mar 03 gennaio 2017 alle 13:00
Autore: Federico Mariani
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