L'inizio di stagione terrificante di cui si è resa protagonista l'Udinese ha già cominciato a minare alcune certezze. Tra queste quella di avere una squadra coompetitiva che possa puntare ad una salvezza tranquilla per poi alzare l'asticella un po' più in su. Ad oggi così non è. I bianconeri hanno mostrato tanti limiti caratteriali e strutturali: manca il gioco e qualcuno che lo sappia costruire, e manca anche chi lo finalizzi in maniera perfetta; manca, poi, la capacità di reazione alle prime difficolta che si presentano nelle partite. Su quest'ultimo aspetto, soprattutto, ci si aspettava molto di più. Colantuono è stato scelto come tecnico proprio per questo, per trasmettere la sua grinta ad una squadra che era a pezzi dopo la brutta stagione passata. Finora il tecnico ex Atalanta non è stato capace di tutto ciò.

E' per questo che dalla gara di Bologna ci si aspetta tanto, anzi tantissimo. Sia sul piano dei risultati che su quello del gioco: il secondo tempo contro il Milan non può bastare; si è trattato infatti di un'ottima prestazione, ma sullo 0-3 ci sono tanti fattori da considerare, come ad esempio un maggior rilassamento da parte degli avversari e un atteggiamento proprio più arrembante non avendo nulla da perdere. L'inserimento della terza punta, infatti, ha fatto si che l'Udinese fosse a trazione offensiva, a dispetto di un Milan che probabilmente aveva già considerato chiusa la gara, sia per il punteggio che per la prestazione dei friulani nel primo tempo.

Bologna, quindi, sarà la prima tappa fondamentale di questa stagione. Un dentro o fuori che deciderà le sorti del futuro tecnico (e non solo) bianconero.

Sezione: Focus / Data: Ven 25 settembre 2015 alle 11:30
Autore: Davide Gani
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