Questa sera Totò Di Natale dirà addio alla sua Udinese dopo dodici anni fatti di tanti successi, record e gol. Ora c'è da capire cosa farà Totò da grande. La voglia di giocare ancora è tanta anche se ieri, con le lacrime agli occhi, ha detto a più riprese che Udine è casa sua e che non lascierà mai per davvero questa squadra.

Il capitano sta ancora riflettendo su sul suo futuro. Prima una vacanza per scaricare di dosso le tossine di una stagione che lo ha provato molto soprattutto dal punto di vista emotivo. Totò ha sofferto la situazione e ha bisogno di scaricare la tensione per poi ragionare a mente fredda assieme a tutta la sua famiglia. Una decisione infatti che verrà presa assieme alla moglie Ilenia e ai figli, che tanto bene a Udine stanno e che non vogliono lasciare la città in cui sono cresciuti. A Udine poi Di Natale ha i suoi settori giovanili, circa 500 ragazzi da gestire e le sue attività imprenditoriali.

Sono tante però le proposte e le chiamate che sono arrivate a Totò, sia dall'estero che dall'Italia. In Stati Uniti molte franchigie lo vorrebbero per farne l'uomo simbolo, in Arabia sono pronti a ricoprirlo di oro pur di averlo. Le offerte che lo stuzzicano di più arrivano dall'Italia e dall'amico Montella che gli ha proposto di seguirlo. Il ritorno ad Empoli da giocatore invece, stando alle parole del presidente Corsi, pare assai difficile. In Toscana la pista più percorribile è quella della Fiorentina che da sempre vuole Totò.

Paròn Pozzo intanto ha lasciato la porta dell'Udinese aperta per Totò. In ambito calcistico il numero uno bianconero ha detto che il numero dieci può fare quello che vuole e che la società sarà sempre disponibile ad accoglierlo quando e come vuole. Il ruolo che più gli si addice sarebbe o quello di responsabile del settore giovanile o quello di figura di raccordo tra la squadra e la società.

Sezione: Focus / Data: Dom 15 maggio 2016 alle 11:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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