Delle bordate che sono passate un po’ inosservate. Alle prese con le lacrime per l’addio di Cyril Thereau e la crocifissione a priori di Maxi Lopez, sembra che un po’ tutti si siano dimenticati che solo pochi giorni fa il Direttore Generale Franco Collavino (non uno qualsiasi) ha sparato a zero sullo staff tecnico a disposizione di mister Delneri. Staff che è stato scelto dalla società stessa, visto che il tecnico di Aquileia si è portato dietro solo il suo vice. Per il resto tutti, dai medici, ai preparatori atletici fino agli assistenti, sono opera dell’accurata selezione della società, effettuata nel corso degli anni. Infatti anche tutti i predecessori dell’attuale mister (De Canio, Iachini, Colantuono, Stramaccioni,…) si sono portati appresso il vice più al massimo un uomo di fiducia, stop. Parole quindi che forse avrebbero dovuto destare qualche riflessione in più, anziché passare tempo a criticare le scelte di mercato ancor prima di aver visto le novità in campo.

C’è però da dire che la scelta di avere lo staff di proprietà per ora ha realmente pagato solo durante il periodo di Guidolin, dove c’era un uomo come Bordon, considerato da molti il vero maestro della preparazione atletica dei ragazzi guidoliniani. Infatti, dopo il suo addio, l’integrità fisica delle zebrette, fino a quel momento ineccepibile, ha iniziato lentamente a calare, fino a far emergere problemi sempre più gravi. Partendo dallo staff medico, la valutazione dell’entità dei vari infortunii patiti dai giocatori dell’Udinese ha iniziato ad essere estremamente imprecisa. Rigo, Tenore e Zero sono tre medici di ottimo livello (tanto che Rigo nel 2015 ha lasciato l’Udinese per passare alla Juventus), eppure di episodi strani ce ne sono stati diversi. Possiamo fare qualche esempio. Guidolin dà il suo addio all’Udinese, arriva Stramaccioni. Durante la preparazione Gabriel Silva e la (purtroppo) meteora Riera (ex giocatore di Liverpool e Galatasaray che non ha avuto ad Udine il momento migliore della sua carriera, anzi) si bloccano per problemi fisici. Per quanto riguarda il brasiliano si parla di un mese di stop, per lo spagnolo addirittura non si parla nemmeno di una data rientro, gli unici aggiornamenti sulle sue condizioni di salute le dà il ragazzo stesso sui social. Sta di fatto che Riera alla fine rescinde addirittura il contratto e per Gabriel Silva la prognosi non viene mai aggiornata, tanto che lo si rivedrà in campo solo nel girone di ritorno. Stagione dopo. Guilherme ha problemi ad un inguine. Sembra necessitare solo di riposo per rientrare. Invece, dopo consulti in cliniche di mezzo mondo, viene operato per ascesso inguinale e si fa un bel mesetto di riabilitazione in Brasile, prima di rientrare dopo mesi e mesi di assenza in Serie A (e si parlava di poche settimane…). Andando in tempi più recenti. Faraoni rientra finalmente dal grave infortunio patito nel finale di campionato con il Novara. Inizia a ritagliarsi spazio grazie ai problemi fisici patiti Widmer, ma contro il Milan, dopo un salto per un colpo di testa, cade rovinosamente a terra e si fa di nuovo male al ginocchio. Esami strumentali. Primo esito: nulla di grave, non serve rioperare e tempo qualche settimana e il ragazzo sarà di nuovo a disposizione. Bellissimo, vista la sfortuna che ha avuto il ragazzo con gli “incidenti” in campo. Peccato che la diagnosi non si riveli assolutamente vera. Il ragazzo finisce sotto i ferri e perde anche la seconda metà della stagione. Rescissione e passaggio al Crotone. L’ultimo caso in ordine cronologico è quello di Samir. Altro infortunio al ginocchio nel finale di stagione, il ragazzo recupera con calma, tanto la salvezza è acquisita e non c’è bisogno di forzare i tempi. Il mese di riposo estivo, la preparazione e l’ex Flamengo in teoria dovrebbe essere pronto a rientrare lentamente tra i titolari. Ora, dopo i 45’ giocati contro la SPAL e l’amichevole con l’Istra (dove il ragazzo era stranamente nervoso), le voci di corridoio dicono però che il ginocchio continua a gonfiarsi e potrebbe essere necessario un nuovo intervento. La cosa sarebbe abbastanza grave, non perché manchi la fiducia in Pezzella, che ha dimostrato comunque di poter dire la sua, ma perché il brasiliano è comunque uno dei pilastri della squadra. Questo spiegherebbe anche l’improvviso stop alle trattative per la cessione di Alì Adnan. Ora, non sono un medico, quindi posso solo immaginare i diversi fattori che vanno valutati per diagnosticare un infortunio, ma in A non si vedono molte altre società che sbagliano con una frequenza del genere la valutazione dello stato di salute dei propri tesserati (si potrebbero mettere nell’elenco Heurtaux, Merkel e tanti altri ragazzi che hanno avuto problemi in continuazione senza che nessuno riuscisse a capirne il perché).

C’è poi da considerare la parte atletica. Ormai da quattro anni il trend delle prime giornate è sempre quello “la squadra fisicamente è ancora indietro”. Com’è possibile? Com’è possibile che in quattro anni non si sia riusciti mai una volta a fare una preparazione in grado di portare una squadra presentabile alle prime giornate? Contro Chievo Verona e SPAL gli avversari correvano al doppio della velocità e arrivavano sempre prima sul pallone. Ora, tralasciando l’episodio in cui Schiattarella ha bruciato in velocità Fofana (che dovrebbe avere nell’esplosività e nel fisico il suo punto di forza) dato che il francese rientra da un infortunio pesante, possibile che i vari Jankto, Pezzella, De Paul, Lasagna, etc. sembravano vagare per il campo trotterellando mentre Birsa, Castro, Mora, Manuel Lazzari, etc. sembravano degli shuttle in confronto ai nostri? E non si può nemmeno usare la scusa dei tanti infortunii, perché il problema è da anni che si protrae. Nella stagione passata la squadra di Iachini venne letteralmente asfaltata dalla Roma e contro l’Empoli vinse grazie ai miracoli di Karnezis, preso a pallate da Saponara e compagni. Ancora prima la squadra di Stramaccioni partì benissimo, salvo poi spegnersi già a novembre. Qua, sulla parte atletica, sembra aver puntato il mirino il direttore Collavino, mettendo in luce appunto come ogni volta puntualmente gli avversari sembrino nettamente più pronti, cosa che aveva fatto notare già Giampaolo Pozzo nei tempi passati. Il fatto poi che sul sito non ci sia una sezione dedicata allo staff tecnico, sembra essere più di un segnale che ci sono delle valutazioni importanti in corso. Miano e Cinello non sembrano essere in discussione… tutti gli altri invece sì. Vedremo cosa si muoverà nei prossimi giorni, ma è possibile che, oltre a una rosa profondamente rinnovata, Delneri avrà a disposizione presto anche uno staff con diversi volti nuovi. Sperando che la società si sia accorta in tempo utile dei suoi errori.

Sezione: Focus / Data: Mar 05 settembre 2017 alle 19:00
Autore: Davide Marchiol
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